Matrimoni forzati che coinvolgono anche bambine, mutilazioni genitali, stupri generalizzati in contesti di guerra non sono situazioni lontane da noi. Ogni 60 ore in Italia viene uccisa una donna. 101 nel 2006. 107 nel 2007. 113 nel 2008. Il 66% delle vittime sono italiane, il 63% degli assassini sono italiani. L’Oms ha stimato che almeno una donna su 5 ha subito una violenza nel corso della vita. Una realtà presente, ma nascosta per paura e vergogna, confermati dai dati resi noti dalla Casa delle donne di Rimini. In tre anni di attività le psicologhe dello sportello di ascolto hanno raccolto più di 600 segnalazioni di violenza esercita da uomini di tutte le classi sociali e conosciuti dalle vittime. Mariti, conviventi, vicini di casa, ex partner, colleghi. Spesso la violenza si protrae per anni, per decenni. Scorrendo i numeri, testimoni di ordinaria follia, si trovano cinquantenni percosse da anni dal marito e anche da figli. Violentate dal padre in età adolescenziale e poi abusate dal marito. Donne di tutte le età, anche con titolo di studio medio alto, che subiscono aggressioni verbali, condizionamenti psicologici, minacce, limitazioni economiche, violenze per gelosia ossessiva, per depressione del coniuge. Si scoprono mariti che vietano alle mogli di lavorare, che educano i figli a schiaffoni, uomini che telefonicamente minacciano e insultano. Non mancano episodi di stalking ed emerge la difficoltà di uscire da situazioni di violenza, perché la legge impiega anni a portare a termine i processi e spesso le donne subiscono nuove violenze per convincerle a ritirare le denunce.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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