Un gesto estremo, dettato dalla disperazione. Giulio viene da Caserta, ha 40 anni e una famiglia da mantenere. Da gennaio non percepisce lo stipendio. Sette mesi senza vedere uno spicciolo. Stessa situazione per i suoi 10 colleghi. E non ha più resistito. Dopo l’ennesimo diniego da parte della ditta subappaltatrice per eseguire i lavori della nuova sede del Liceo Pedagogico Valgimigli a Viserba, Giulio ha deciso di arrampicarsi su una gru alta più di venti metri. Attimi di paura quando all’operaio è uscita una scarpa, ma fortunatamente l’uomo è riuscito a mantenere l’equilibrio. A nulla sono valsi gli inviti di Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118. Giulio minacciava di non scendere dalla gru fino a quando non gli avessero promesso una soluzione. Ma la situazione al cantiere di Viserba è più intricata di quel che si possa immaginare. I 10 operai, senza stipendio da gennaio, lavorano per la ditta Extreme di Rimini, subappaltatrice della ditta Enimi di Aversa. Ma Giulio, ha pagato di tasca propria 4 suoi operai. Storie di ordinaria precarietà nelle quali a rimetterci sono sempre i lavoratori. Nei prossimi giorni l’assessore provinciale ai lavori pubblici Riziero Santi, incontrerà la Federazione Lavoratori Edili Uil, allo scopo di intraprendere i percorsi previsti dalla legge per sanare la situazione contributiva e salariale degli operai.
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