Con una lettera aperta ai partiti, l’Ufficio di Presidenza della Consulta dei Sammarinesi residenti all’estero, circa la nuova legge elettorale, ribadisce che le Comunità rifiutano ogni discriminazione nei loro confronti, dal momento che la Dichiarazione dei diritti si rivolge ai cittadini nella loro totalità e rifiuta distinzioni basate su condizioni personali, come ad esempio la residenza. Cittadini all’estero unanimi anche sull’esigenza di istituire il voto a distanza, già praticato in numerosi Paesi europei e non, assolutamente indispensabile in caso la legge preveda il doppio turno, inacettabile invece – secondo l’Ufficio di Presidenza della Consulta – senza la possibilità di votare “anche” all’estero.
Intanto, oggi, alcuni rappresentanti delle forze politiche hanno incontrato la Comunità dei sammarinesi residenti a Milano, per discutere della riforma della legge elettorale e in particolare sul voto estero. Un invito rivolto dalla Comunità ai partiti, per illustrare la propria proposta in materia e dare un’idea su come coinvolgere l’elettorato estero nel processo di riforma della legge. L’idea è quella di istituire due Consigli – uno per i residenti in territorio, l’altro per l’elettorato estero. Quest’ultimo non andrebbe ad interferire con la votazione dei 60 consiglieri e con le politiche interne, ma sarebbe composto dai rappresentanti delle Comunità, i quali si occuperebbero di materie nettamente distinte e di interesse dei sammarinesi residenti all’estero.
Intanto, oggi, alcuni rappresentanti delle forze politiche hanno incontrato la Comunità dei sammarinesi residenti a Milano, per discutere della riforma della legge elettorale e in particolare sul voto estero. Un invito rivolto dalla Comunità ai partiti, per illustrare la propria proposta in materia e dare un’idea su come coinvolgere l’elettorato estero nel processo di riforma della legge. L’idea è quella di istituire due Consigli – uno per i residenti in territorio, l’altro per l’elettorato estero. Quest’ultimo non andrebbe ad interferire con la votazione dei 60 consiglieri e con le politiche interne, ma sarebbe composto dai rappresentanti delle Comunità, i quali si occuperebbero di materie nettamente distinte e di interesse dei sammarinesi residenti all’estero.
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