Continua la repressione in Yemen, anche se il presidente, Saleh, sarebbe pronto a lasciare il potere. Il piano, messo a punto dal Consiglio di cooperazione del golfo, prevede un trasferimento del potere di Saleh al suo vice presidente nell’attesa di elezioni legislative e presidenziali. Questo piano accorda parallelamente un immunità al capo dello Stato e ai suoi cari. Ma non è la prima volta che Saleh si dice pronto a lasciare: a tre riprese, e malgrado le sue ripetute promesse, ha rifiutato all’ultimo di ratificare il piano. Nel frattempo, dieci persone sono state uccise. Otto civili, tra i quali un bambino e due combattenti tribali, sono morti nella città teatro di scontri tra le forze del governo e uomini di tribù che sostengono i manifestanti che reclamano la caduta del governo.
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