Nessun sammarinese coinvolto nell’operazione 'Hollywood', che a Rimini ha stroncato un grosso giro di spaccio di droga – soprattutto eroina e cocaina – tra i molti frequentatori di un bar a ridosso del centro storico. Tra i clienti degli spacciatori, i Carabinieri hanno identificato almeno un’ottantina di minorenni, qualcuno addirittura di appena 14 anni. Nessun sammarinese coinvolto, ma questo non significa che la Repubblica sia esente dal problema droga. 'Questa operazione – spiega il Comandante della Gendarmeria, Achille Zechini - non è stata concertata con i Carabinieri perché dall’indagine non risultava alcun cittadino sammarinese. Le forze dell’ordine italiane invece contattano sempre la Gendarmeria quando il coinvolgimento si estende al Titano. Addirittura - spiega Zechini - ci viene segnalato quando un sammarinese assume droga in Italia, oppure quando c’è un risvolto diretto perché lo spaccio avviene a San Marino. Sappiamo che il problema esiste anche da noi - rimarca il comandante della Gendarmeria - sebbene non venga portato alla luce da fatti eclatanti, ma non per questo mettiamo la testa sotto la sabbia'. Sul Titano avviene sia il piccolo spaccio che l’assunzione di droghe e questa può riguardare anche i minori. L’operazione Hollywood ha portato alla luce consumatori che ordinavano la droga addirittura dai telefoni delle scuole superiori di Rimini. 'Rifornirsi - spiega Zechini - è facilissimo'. Funziona come una sorta di tam tam, i luoghi sono conosciuti dagli assuntori che tra loro usano formule convenzionali per far sì che rimangano segreti anche alle forze dell’ordine. 'Se una cosa del genere dovesse capitare a San Marino - conclude il comandante della Gendarmeria - le dimensioni del territorio ci sarebbero di aiuto mentre a limitarci sarebbe la normativa che non ammette intercettazioni telefoniche o ambientali'.
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