“Un’occasione per sottolineare il valore educativo e formativo dello studio delle passate emigrazioni, per favorire una maggiore consapevolezza delle esperienze dei migranti contemporanei”. Queste le parole con cui Patrizia Di Luca, direttrice del Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Università degli Studi di San Marino, commenta la visita di Guido Cerboni, ambasciatore d’Italia sul Titano, registrata venerdì scorso nella sede della struttura. “E’ stato un incontro significativo soprattutto perché l’emigrazione è stata un’esperienza che per più di un secolo ha accomunato sammarinesi ed italiani”, spiega la direttrice. “Un esempio è l’inserimento nel contingente assegnato all’Italia, prima che San Marino avesse proprie quote di emigrazione, dei sammarinesi che partivano per gli Stati Uniti d’America e le miniere del Belgio. Questa parte della storia sammarinese - prosegue Di Luca - ha elementi comuni all’emigrazione italiana poiché sammarinesi ed italiani hanno condiviso motivazioni, mete e viaggi. Inoltre la comunanza linguistica e le simili abitudini di vita hanno determinato all’estero una solidale vicinanza tra le due comunità. Per questi motivi il Centro di Ricerca sull’Emigrazione e il Museo dell’Emigrante sono inseriti nei percorsi didattici sia di scuole sammarinesi, sia italiane. Durante la visita l’ambasciatore si è interessato anche alle comunità dei sammarinesi residenti all’estero, in particolare di quelle presenti sul territorio italiano”.
Comunicato stampa
Università San Marino
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