L’Associazione Nazionale Industria San Marino interviene sul Progetto di Legge “Della libertà e attività sindacale nei luoghi di lavoro, della contrattazione collettiva e del diritto di sciopero”, presentato in prima lettura in Consiglio Grande e Generale dal segretario di Stato per il Lavoro, Iro Belluzzi, per ribadire con fermezza che è assolutamente una priorità la definizione di norme certe riguardo alla rappresentatività.
A chi già fa impresa a San Marino e a chi vuole investire nel nostro Paese bisogna garantire la certezza delle norme, che si ottiene solo se la rappresentanza collettiva è in grado di assicurare l’unicità e l’univocità della funzione normativa della contrattazione collettiva.
Per ANIS deve esserci solamente un contratto, con efficacia erga omnes per ogni settore. Non possono coesistere, come invece accade ora (ad esempio, nei settori industria e artigianato), uno o più contratti, con la conseguenza che quello ‘applicabile’ è l’unione delle parti ‘migliori’ dei due.
Rispettando un elementare principio di democrazia, e affinché sia valido il principio dell’erga omnes, le organizzazioni sindacali e datoriali devono necessariamente rappresentare la maggioranza dei lavoratori.
Se il Progetto di Legge non dovesse venire approvato, si rischierebbe la proliferazione di altri contratti in qualsiasi settore e tutto ciò alimenterebbe ulteriore conflittualità e confusione.
Il principio dell’erga omnes deve essere inoltre difeso per garantire ai lavoratori un trattamento base uguale per tutti.
Il progetto di legge non esclude nessuna forza sindacale esistente o che vorrà costituirsi, né pregiudica l’esercizio dei loro diritti, ma afferma semplicemente un principio di democrazia, ovvero che un contratto collettivo per avere efficacia erga omnes debba essere sottoscritto da chi, da solo o con altri, rappresenta la maggioranza dei lavoratori occupati.
ANIS
24/11/2015
A chi già fa impresa a San Marino e a chi vuole investire nel nostro Paese bisogna garantire la certezza delle norme, che si ottiene solo se la rappresentanza collettiva è in grado di assicurare l’unicità e l’univocità della funzione normativa della contrattazione collettiva.
Per ANIS deve esserci solamente un contratto, con efficacia erga omnes per ogni settore. Non possono coesistere, come invece accade ora (ad esempio, nei settori industria e artigianato), uno o più contratti, con la conseguenza che quello ‘applicabile’ è l’unione delle parti ‘migliori’ dei due.
Rispettando un elementare principio di democrazia, e affinché sia valido il principio dell’erga omnes, le organizzazioni sindacali e datoriali devono necessariamente rappresentare la maggioranza dei lavoratori.
Se il Progetto di Legge non dovesse venire approvato, si rischierebbe la proliferazione di altri contratti in qualsiasi settore e tutto ciò alimenterebbe ulteriore conflittualità e confusione.
Il principio dell’erga omnes deve essere inoltre difeso per garantire ai lavoratori un trattamento base uguale per tutti.
Il progetto di legge non esclude nessuna forza sindacale esistente o che vorrà costituirsi, né pregiudica l’esercizio dei loro diritti, ma afferma semplicemente un principio di democrazia, ovvero che un contratto collettivo per avere efficacia erga omnes debba essere sottoscritto da chi, da solo o con altri, rappresenta la maggioranza dei lavoratori occupati.
ANIS
24/11/2015
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