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Approvato il bilancio ANIS, la preoccupazione è tutta rivolta al sistema economico e sociale

Presentata l’indagine dell’Osservatorio sull’impatto del Covid-19, dall’Assemblea il forte appello degli imprenditori: “Debito e riforme, non c’è più tempo”

8 lug 2020
Approvato il bilancio ANIS, la preoccupazione è tutta rivolta al sistema economico e sociale

Si è svolta questa mattina l’Assemblea ANIS per assolvere agli obblighi di legge e approvare il bilancio 2019 e il previsionale 2020, per la prima volta in videoconferenza online. I Soci, dopo l’approvazione all’unanimità, hanno assistito alla presentazione dell’indagine curata dall’Osservatorio ANIS sull’impatto del Covid-19 sulle loro aziende (il campione analizzato comprende infatti 121 imprese associate, che rappresenta rispetto ai dati 2019 l’89,31% dei ricavi e il 93,85% dei costi del personale totali). In base alle risposte sull’andamento previsto per il 2020, sono stati ipotizzati due scenari: quello “ottimistico” - con una sostanziale ripresa di fatturato e impiego di risorse umane già a partire da luglio 2020 - pur presentando un evidente calo rispetto al 2019, consente al sistema delle imprese di far fronte a questa fase di difficoltà; l’altro “pessimistico” - che prevede che il Covid-19 protrarrà i propri effetti anche nella seconda parte dell’anno, seppur calmierati - evidenzia un aumento molto rilevante del debito finanziario delle imprese, con diversi comparti che soffrirebbero notevolmente. “Una previsione”, ha commentato la Presidente Neni Rossini nella sua relazione, “che si aggiunge alle numerose problematiche del nostro Paese e che già conosciamo bene. Una situazione così critica reclama il cambio di passo della politica economica sammarinese, che per troppo tempo è rimasta statica e miope. E alla nostra Associazione spetta il dovere di chiederlo con ancora più forza e determinazione, e così abbiamo fatto nell’incontro avuto proprio ieri sera con il Governo. Purtroppo il Paese fatica a far veramente fronte comune, anche davanti ai numeri e ai 500 milioni di debito pubblico appena deliberati dal Consiglio Grande e Generale per rispondere alla impellente necessità di liquidità. Se da un lato è assolutamente comprensibile che la maggior parte delle energie siano state catalizzate dalla difficile gestione dell’emergenza sanitaria, dall’altro è evidente che purtroppo tutti gli altri cantieri sono rimasti sospesi. Oggi i nodi sono venuti al pettine, e di ciò il Paese sta acquisendo sempre maggior consapevolezza, per cui spicca più che mai in tutta la sua solare evidenza l’urgenza di ciò che da troppo tempo invochiamo e che ieri sera abbiamo riproposto con fermezza al Governo durante l’incontro: un progetto nazionale, organico e strategico, credibile. Un progetto che identifichi e adotti gli strumenti e gli interventi indispensabili per innescare la ripresa economica e, allo stesso tempo, per realizzare rapidamente le riforme strutturali necessarie per accedere al prestito e soddisfare la sua sostenibilità. Ritardare la realizzazione di questo progetto espone San Marino a enormi rischi e ormai non abbiamo più tempo”.

Comunicato stampa 

ANIS


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