Buone notizie per la nostra marineria. Nel testo della legge di Bilancio in via di approvazione al Senato vi sono risposte positive alle istanze emerse nel corso dell’incontro organizzato dalla Flai Cgil di Rimini, a cui ha preso parte sabato scorso il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti.
La prima riguarda il sostegno al reddito. “Grazie ad un emendamento Pd – spiega Arlotti -, l’articolo 17 relativo al settore della pesca prevede che nel periodo di fermo pesca biologico 2018 sia riconosciuta a ciascun lavoratore delle imprese di pesca marittima e ai soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca un’indennità giornaliera onnicomprensiva pari 30 euro, nel limite di spesa dì 11 milioni di euro”.
Al fine di sostenere il settore, inoltre, la dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2017-2019 viene integrata di 12 milioni di euro.
Un ulteriore emendamento prevede che dal 2018, e nel limite di spesa di 5 milioni di euro annui, sia riconosciuta la medesima indennità giornaliera massima di 30 euro anche nei periodi di sospensione dell’attività lavorativa per fermi temporanei non obbligatori, per un periodo fino a quaranta giorni all’anno.
“Si tratta di misure importanti – conclude il deputato -, che in futuro andranno rese strutturali e su cui porterò avanti il mio lavoro. Occorre infatti stabilizzare definitivamente le misure di sostegno al reddito per i lavoratori della pesca anche in caso di fermo biologico, in modo che non si debba ricorrere ogni anno ad una norma specifica per i finanziamenti e non si debba attendere l’emanazione dei relativi decreti”.
La prima riguarda il sostegno al reddito. “Grazie ad un emendamento Pd – spiega Arlotti -, l’articolo 17 relativo al settore della pesca prevede che nel periodo di fermo pesca biologico 2018 sia riconosciuta a ciascun lavoratore delle imprese di pesca marittima e ai soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca un’indennità giornaliera onnicomprensiva pari 30 euro, nel limite di spesa dì 11 milioni di euro”.
Al fine di sostenere il settore, inoltre, la dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2017-2019 viene integrata di 12 milioni di euro.
Un ulteriore emendamento prevede che dal 2018, e nel limite di spesa di 5 milioni di euro annui, sia riconosciuta la medesima indennità giornaliera massima di 30 euro anche nei periodi di sospensione dell’attività lavorativa per fermi temporanei non obbligatori, per un periodo fino a quaranta giorni all’anno.
“Si tratta di misure importanti – conclude il deputato -, che in futuro andranno rese strutturali e su cui porterò avanti il mio lavoro. Occorre infatti stabilizzare definitivamente le misure di sostegno al reddito per i lavoratori della pesca anche in caso di fermo biologico, in modo che non si debba ricorrere ogni anno ad una norma specifica per i finanziamenti e non si debba attendere l’emanazione dei relativi decreti”.
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