IN PRIMO PIANO: - Con i Diritti Umani non si gioca -
Abbiamo recentemente appreso con piacere dai mezzi d’informazione la notizia della promozione della Repubblica di San Marino, sottoposta al terzo Esame Periodico Universale dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (HRC). In particolare per il particolare apprezzamento circa le numerose iniziative messe in campo per la disabilità negli ultimi cinque anni. Una valutazione positiva che non può che far piacere a tutti, se non fosse che a ben leggere il punto del Titolo IV del Rapporto redatto che fa riferimento alle persone con disabilità, è stato infilato (e un pochino gonfiato) di tutto e di più. Il fatto che le associazioni non abbiano inviato commenti in sede di redazione del testo del Rapporto, non giustifica che si possano scrivere cose non corrispondenti alla realtà come, ad esempio, che la Legge Quadro del 2015 sia stata pienamente attuata oppure che sia stato dato corso a quanto previsto dall’Art.153 del Testo unico delle leggi urbanistiche ed edilizie per l’abbattimento delle barriere architettoniche, perché a noi non risulta. Sarebbe molto più serio ottemperare a quanto prevede l’Articolo 35 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), ratificata dal nostro Paese nel 2008, il quale stabilisce che ciascun Stato Parte debba presentare un primo Rapporto entro due anni dall’entrata in vigore della CRPD ed in seguito almeno ogni quattro anni e ogni qualvolta il Comitato ad Hoc preposto lo richieda. San Marino è uno dei pochi, se non l’unico, tra i 178 Stati Parte che non ha mai presentato un Rapporto.
C’è poi un altro aspetto: nei Paesi dove le associazioni che operano nella disabilità collaborano tra di loro, e non come da noi dove (legittimamente) ognuna va un po’ per conto suo, vengono redatti i cosiddetti “shadow Report”, cioè quei Rapporti non ufficiali predisposti parallelamente all’Esame da una parte interessata, in questo caso appunto, dalle associazioni che si occupano di disabilità. Ed ecco allora che si estendesse un Rapporto di questa natura, probabilmente al suo interno verrebbe messo in evidenza qualcos’altro:
Che le discriminazioni latenti da anni a cui sono soggette le persone sammarinesi con disabilità sono ancora tutte presenti.
Che elementi fondamentali per sviluppare giuste politiche quali le statistiche ed i dati aggregati (Art.31 CRPD) circa il numero di persone con disabilità, tipo e grado della loro gravità, quante di queste frequentano il mondo della scuola, del lavoro, dello sport, ecc. e quelli relativi alle spese che lo Stato si sobbarca per l’Assistenza Sanitaria e Socio Sanitaria a loro prestata, non ci sono o non è dato conoscerli.
Che per la Certificazione della disabilità non viene utilizzato lo strumento di classificazione riconosciuto a livello internazionale (l’ICF), decisione in contrasto con il Modello Sociale della disabilità introdotto dalla CRPD e in palese violazione dell’Articolo 13 punto f della Legge Quadro sopracitata.
Che non esiste ancora un luogo fisico e ne una guida consultabile per sapere quali siano tutti i servizi e le opportunità per le persone con disabilità e dei loro familiari messe a disposizione dall’Amministrazione, per ricevere informazioni e assistenza circa la fornitura dei dispositivi e degli ausili protesici, servizi riabilitativi, servizi per le persone non autosufficienti, formazione e inserimento lavorativo, strumenti di tutela come l’Amministratore di Sostegno, interventi per il superamento delle barriere architettoniche, le eventuali agevolazioni per l’adattamento delle auto o della casa, per l’acquisto dei sussidi tecnici informatici, ecc., e che dunque l’Area Disabilità, lo Spazio Disabilità e il Prontuario Nomenclatore previsti dal Decreto n. 14 del 1° febbraio 2018 non esistono.
Che le persone sammarinesi con disabilità non autosufficienti, in particolare quelle giovani, Vita Indipendente (Art.19 CRPD) mediante l’Assistente Personale se la possono solo sognare. Che c’è il buio totale nel dopo età scolare e nel “dopo di noi”, e ancora le problematiche dell’Inclusione lavorativa, sportiva…e tanto altro di cui risparmiamo al lettore i rispettivi articoli della CRPD.
Insomma, forse, gli organismi internazionali preposti valuterebbero una realtà leggermente diversa da quella prospettata dall’Amministrazione e che i Diritti sanciti dalla CRPD, a San Marino non sono né affermati e né rispettati.
I rilievi di cui sopra dovrebbe farli la CSD ONU essendo nominata proprio per attuare la CRPD ma, come già scritto in precedenti comunicati, non ce la sentiamo di criticare un organismo che opera a titolo volontario.
Disapproviamo, invece, l’indifferenza di chi dirige il comparto Sanitario e Socio Sanitario e ribadiamo le critiche alla Segreteria di Stato competente uscente che in ogni occasione ha assecondato supinamente i desiderata del “più forte”, tradendo le aspettative e la fiducia di molti, inclusa l’Associazione scrivente.
3 Dicembre - Giornata Internazionale della Persona con Disabilità -
Sin dalla sua istituzione nel 1945, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha delineato e ribadito il proprio impegno a chiedere la creazione di società e comunità inclusive, accessibili e sostenibili, in particolare con l'adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani nel 1948. Nel tempo, l’ONU ha affinato la propria attenzione sulla promozione del benessere delle persone con disabilità e nel 1992 propose di istituire una giornata internazionale di celebrazione per le persone con disabilità, da tenersi il 3 Dicembre di ogni anno, anche quale occasione per riflettere in tutto il mondo su come poter individuare ed affrontare le discriminazioni (emarginazione, esclusione, inaccessibilità…) subite quotidianamente dalle persone con disabilità. Con l'entrata in vigore nel 2006 della Convenzione ONU Unite sui diritti delle persone con disabilità, i Diritti sociali, politici, civili e umani delle persone con disabilità sono stati ufficialmente riconosciuti a livello internazionale. Il tema del 2019 sarà "Promuovere la partecipazione delle persone con disabilità e la loro leadership: agire sull'agenda di sviluppo 2030". Concentrarsi cioè sull'emancipazione delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo, equo e sostenibile come previsto nell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che si impegna a "non lasciare nessuno indietro" e riconosce la disabilità come questione trasversale da considerare nell'attuazione dei suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile(vedi scheda sul nostro sito).
- Suggestione Paralimpica -
A dieci mesi dall'inizio dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 non si hanno notizie di un'eventuale partecipazione della Repubblica di San Marino. Purtroppo, dopo l'indimenticabile e storica partecipazione a Londra 2012 abbiamo assistito ad una generale e sostanziale involuzione dell'attività sportiva paralimpica. Lasciando alle spalle il passato e nella consapevolezza delle difficoltà e contrasti ancora esistenti, forse è il caso di rilanciare la questione, ridiscutere l'argomento e rinnovare l'impegno, pertanto lanciamo un appello a chi è disponibile (l'immagine a fianco è solo un mero esercizio fantasioso che però fa riferimento a una problematica reale).
- Access City Award 2020 -
Venerdì 29 Novembre presso il Parlamento Europeo si svolgerà la premiazione per le smart city accessibili alle persone con disabilità, competizione ideata e promossa dalla Commissione Europea al fine di premiare il lavoro svolto dalle città per migliorare l’accessibilità in ogni aspetto della vita, nell’ottica di una maggiore integrazione e per un’Europa senza barriere. Sei le Città in lizza per la vittoria finale: Castelló de la Plana (Spagna), Chania (Grecia), Évreux (Francia),Skellefteå (Svezia), Tartu (Estonia) e Varsavia (POlonia), si misureranno dimostrando l'impegno profuso per l'eliminazione degli ostacoli che le persone con disabilità si trovano quotidianamente ad affrontare...vai al sito
Comunicato stampa
Associazione Attiva-Mente