Grand Hotel Miramare, 22 -- 24 ottobre 2015
Si è tenuto nella bellissima cornice di Santa Margherita Ligure , dal 22 al 24 ottobre 2015, il 29° Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologi dal titolo "Helping the bad " aiutare i CATTIVI . Il contributo della criminologia.
Questo Congresso dal titolo volutamente provocatorio ha voluto fare il punto su un tema molto dibattuto ma spesso trascurato dalla scienza criminologica: l'aiuto che la criminologia, declinata nelle prospettive che la costituiscono può fornire alla presa in carico e al trattamento dell'autore del reato.
I 400 delegati presenti tra i quali in qualità di relatori i più noti criminologi d'Italia: Prof. Traverso, Prof. Nivoli, Prof. Bruno, Prof. Mastronardi , Prof.ssa Merzagora , hanno inteso esplorare tutti i risvolti del problema partendo da un definizione dei grandi approcci teorici dello scorso millennio, più o meno
“ortodossi”: impostazioni psicodinamiche, cognitive, fenomenologiche, financo microsociologiche, per poi passare a trattare aspetti scientifici “duri”, al confine con biologia, genetica, neuroscienze e psicofarmacologia; di qui, a esplorare la psichiatria e la psicodiagnosi dell’antisocialità.
Dopo questi spunti e approfondimenti, si è passati a una discussione delle possibilità e delle esperienze in tema di trattamento degli autori di reato, includendovi sia i “normali” soggetti, sia gli appartenenti a categorie particolari e particolarmente portatrici di stigma, come i violenti nella coppia, gli autori di delitti sessuali e i terroristi.
Particolare rilievo, ovviamente, è stato anche dedicato agli autori di reato portatori di disturbi psichiatrici, più o meno giovani, e alle nuove prospettive connesse, alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sia per quanto riguarda la connessione fra valutazioni peritali nel processo di cognizione e di esecuzione e trattamento, che per quanto attiene alle nuove, talora davvero stimolanti, impostazioni che i servizi psichiatrici territoriali hanno saputo inventare.
Una sessione, in particolare, è stata dedicata alla criminologia culturale e alla sua riflessione su produzione/fruizione di narrative dedicate al problema del delitto, oltre che di fiction televisive che saturano il bisogno collettivo di “sapere” tutto quello che riguarda il crimine.
Il Convegno si è concluso con un momento “alto” di confronto fra criminologia e diritto, circa la dialettica tra libertà e vincolo, principio di beneficità e principio di legalità, anche alla luce delle recenti riforme che hanno caratterizzato il sistema penale italiano.
Anche quest'anno l'Università di San Marino è stata rappresentata al Convegno dal CUFS - Centro Universitario di Formazione sulla Sicurezza " Salvatore Luberto ". L'avv. Maria Katya Sciarrino- Responsabile delle attività Scientifiche, Didattiche e di Ricerca del CUFS- ha presentato nell'occasione una ricerca che è stata anche pubblicata sul' Organo Ufficiale della Società Italiana di Criminologia -Rassegna Italiana di Criminologia - " Italian Journal of Criminology " Studi e Ricerche di Criminologia Clinica, Psicologia e Psichiatria Forense , Sociologia della Devianza e Politica Criminale.
La ricerca dal titolo L'ESPERIMENTO PROBATORIO : ASPETTI GIURIDICO LEGALI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO è stata effettuata con il Dott. Gabriele Pacchioni ( Psicologo ) e con la collaborazione dell'Avv. Monica Bernardi del Foro Sammarinese e la Dott.ssa Rita Morganti - Responsabile del Servizio Sociale Adulti in Esecuzione di Pena della Repubblica di San Marino .
Nel 2014 l'Avv. Sciarrino e il Dott Pacchioni avevano presentato al Congresso della Società Italiana di Criminologia , che si era tenuto a Bari ,un'altra ricerca sulla Violenza alle donne nella Repubblica di San Marino . Queste ricerche saranno pubblicate su una raccolta curata dal CUFS .
Si è tenuto nella bellissima cornice di Santa Margherita Ligure , dal 22 al 24 ottobre 2015, il 29° Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologi dal titolo "Helping the bad " aiutare i CATTIVI . Il contributo della criminologia.
Questo Congresso dal titolo volutamente provocatorio ha voluto fare il punto su un tema molto dibattuto ma spesso trascurato dalla scienza criminologica: l'aiuto che la criminologia, declinata nelle prospettive che la costituiscono può fornire alla presa in carico e al trattamento dell'autore del reato.
I 400 delegati presenti tra i quali in qualità di relatori i più noti criminologi d'Italia: Prof. Traverso, Prof. Nivoli, Prof. Bruno, Prof. Mastronardi , Prof.ssa Merzagora , hanno inteso esplorare tutti i risvolti del problema partendo da un definizione dei grandi approcci teorici dello scorso millennio, più o meno
“ortodossi”: impostazioni psicodinamiche, cognitive, fenomenologiche, financo microsociologiche, per poi passare a trattare aspetti scientifici “duri”, al confine con biologia, genetica, neuroscienze e psicofarmacologia; di qui, a esplorare la psichiatria e la psicodiagnosi dell’antisocialità.
Dopo questi spunti e approfondimenti, si è passati a una discussione delle possibilità e delle esperienze in tema di trattamento degli autori di reato, includendovi sia i “normali” soggetti, sia gli appartenenti a categorie particolari e particolarmente portatrici di stigma, come i violenti nella coppia, gli autori di delitti sessuali e i terroristi.
Particolare rilievo, ovviamente, è stato anche dedicato agli autori di reato portatori di disturbi psichiatrici, più o meno giovani, e alle nuove prospettive connesse, alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sia per quanto riguarda la connessione fra valutazioni peritali nel processo di cognizione e di esecuzione e trattamento, che per quanto attiene alle nuove, talora davvero stimolanti, impostazioni che i servizi psichiatrici territoriali hanno saputo inventare.
Una sessione, in particolare, è stata dedicata alla criminologia culturale e alla sua riflessione su produzione/fruizione di narrative dedicate al problema del delitto, oltre che di fiction televisive che saturano il bisogno collettivo di “sapere” tutto quello che riguarda il crimine.
Il Convegno si è concluso con un momento “alto” di confronto fra criminologia e diritto, circa la dialettica tra libertà e vincolo, principio di beneficità e principio di legalità, anche alla luce delle recenti riforme che hanno caratterizzato il sistema penale italiano.
Anche quest'anno l'Università di San Marino è stata rappresentata al Convegno dal CUFS - Centro Universitario di Formazione sulla Sicurezza " Salvatore Luberto ". L'avv. Maria Katya Sciarrino- Responsabile delle attività Scientifiche, Didattiche e di Ricerca del CUFS- ha presentato nell'occasione una ricerca che è stata anche pubblicata sul' Organo Ufficiale della Società Italiana di Criminologia -Rassegna Italiana di Criminologia - " Italian Journal of Criminology " Studi e Ricerche di Criminologia Clinica, Psicologia e Psichiatria Forense , Sociologia della Devianza e Politica Criminale.
La ricerca dal titolo L'ESPERIMENTO PROBATORIO : ASPETTI GIURIDICO LEGALI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO è stata effettuata con il Dott. Gabriele Pacchioni ( Psicologo ) e con la collaborazione dell'Avv. Monica Bernardi del Foro Sammarinese e la Dott.ssa Rita Morganti - Responsabile del Servizio Sociale Adulti in Esecuzione di Pena della Repubblica di San Marino .
Nel 2014 l'Avv. Sciarrino e il Dott Pacchioni avevano presentato al Congresso della Società Italiana di Criminologia , che si era tenuto a Bari ,un'altra ricerca sulla Violenza alle donne nella Repubblica di San Marino . Queste ricerche saranno pubblicate su una raccolta curata dal CUFS .
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