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Bradipoteatar: ‘Drop’ vola in Polonia Lo spettacolo

7 giu 2021
Bradipoteatar: ‘Drop’ vola in Polonia Lo spettacolo

‘Drop’ della Compagnia sammarinese Bradipoteatar, è stato selezionato per l’International Performing Arts Festival A Part, che si terrà a Katowice, dall’11 al 20 giugno. La performance di teatro fisico continua così il suo viaggio per il mondo. Dopo essere stata ospitata in Croazia (FAKI -International Festival of Alternative Theatrical Expression) e in Cina (Shanghai International Experimental Theatre Festival), farà tappa in Polonia e questa volta, insieme a lei, ci sarà anche la Compagnia. Lo scorso novembre, infatti, sia il festival di Zagabria sia quello di Shanghai si sono potuti svolgere esclusivamente per mezzo di piattaforme online. Sebbene ciò abbia garantito la visione ad un pubblico vastissimo, altrimenti irraggiungibile, non ha permesso allo spettacolo di adempiere al suo vero scopo, lo stesso di ogni spettacolo teatrale: l’incontro vivo e vibrante con il pubblico. Ora, con il festival ‘A Part’, questo è possibile. Giunto ormai alla sua ventisettesima edizione, con un focus sul teatro sperimentale, il festival ha già avuto occasione in passato di conoscere il lavoro della compagnia sammarinese Bradipoteatar con lo spettacolo di ricerca ‘1704’, che tra le numerose esibizioni in Europa ed Asia, ne annovera una nella stessa Katowice. Ora ‘Drop’, grazie alla sua intensità e semplice complessità, rilancia sulla scena internazionale la Compagnia Bradipoteatar e si conferma essere un piccolo gioiellino di teatro fisico in grado di attirare l’interesse di diverse rassegne internazionali, mettendo in mostra le potenzialità del linguaggio teatrale non verbale, ben comprensibile al di là delle barriere linguistiche. In scena Anna Suzzi Valli, attrice protagonista di questo a-solo, darà corpo al pensiero registico di Aleksandra Di Capua, che ha scritto questo spettacolo dedicandolo alla Donna dal punto di vista femminile. La prima suggestione iconografica è stata il quadro perduto di Gustav Klimt ‘Medicina’: immagini ricche di oro e femminilità. Nelle figure delle protagoniste si riverbera l’essenza stessa del femminile: una fragilità che è forza ed una forza che è fragilità. Storie di donne, donne che scelgono di essere madri, donne che non lo scelgono e donne che scelgono di non esserlo; storie di donne migranti, di tragici viaggi; storie ascoltate dal mare che accoglie e sacrifica. Una voce di donne che parla a tante donne nel mondo che vivono situazioni simili. ‘Drop’ è tutto questo. ‘Drop’ è goccia d’acqua, goccia di sangue e goccia d’oro. ‘Drop’ è Donna.





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