L’avvicendamento all’interno del Coordinamento di Vigilanza di BCSM per vicende legate all’indagine sul Conto Mazzini e' una notizia che ha fatto sobbalzare sulla sedia gli addetti ai lavori della Rep. di San Marino.
Civico 10, in linea con quanto già espresso più volte fin dal settembre 2014, ritiene sia opportuno che anche i vertici di Banca Centrale, coinvolti nonostante non ufficialmente indagati, facciano un passo indietro. Già i primi stralci dell'ordinanza della magistratura, infatti, ponevano ombre sul loro ruolo, concentrandosi sugli abboccamenti in cui Clarizia e gli altri dirigenti avevano avuto un ruolo nella vendita delle licenze di Bcs ed Ecb.
Allo stesso modo, sempre inascoltati, avevamo chiesto un passo indietro agli stessi vertici quando era giunta notizia della mancata segnalazione all’AIF, obbligatoria per legge, al fine di verificare che non ci fossero gli estremi di riciclaggio nella vicenda dei 6 miliardi di Euro, pare provenienti dal Giappone, che il famoso ungherese avrebbe dovuto portare a San Marino, sempre del 2014. A fronte di simili accuse e finché non sarà stabilita la verità in sede processuale è evidente, a nostro avviso, che i vertici del massimo organismo di vigilanza del settore finanziario non abbiano più la credibilità necessaria a svolgere il proprio compito.
Ma questo è il Paese della "memoria corta", e lo si nota dalle iniziative sulla legalità organizzate e promosse proprio in questi giorni da alcuni soggetti che di credibilità, in questo senso, ne hanno decisamente poca. Iniziative patrocinate e legittimate, tra l’altro, direttamente dalle nostre Segretarie di Stato.
Noi però non vogliamo dimenticare, e come continuiamo a chiedere "passi indietro" ai rappresentanti delle Istituzioni politiche che hanno ombre su di sé, a maggior ragione crediamo siano opportune azioni di responsabilità da parte dei vertici della massima Istituzione finanziaria, tra l’altro nominati e non eletti dai cittadini.
Ci troviamo peraltro in un momento critico, prossimi, speriamo, alla firma di un memorandum d'intesa con Banca d’Italia strategico per il nostro paese. E’ importante, riteniamo, che quella trattativa venga portata avanti da uomini credibili, che possano rappresentarci al meglio, senza ombra alcuna sulla propria azione in difesa degli interessi del paese e della collettività.
Ci aggiungiamo infine all’appello di altre forze politiche nel chiedere al segretario Capicchioni un riferimento, rispetto all'autosospensione dei componenti il Coordinamento di Vigilanza, se possibile già in questo CGG al comma previsto per dibattere sugli aiuti concessi al settore finanziario, non in seduta segreta ma in seduta pubblica visto che i cittadini, noi cittadini, vogliamo sapere.
Movimento Civico 10
Civico 10, in linea con quanto già espresso più volte fin dal settembre 2014, ritiene sia opportuno che anche i vertici di Banca Centrale, coinvolti nonostante non ufficialmente indagati, facciano un passo indietro. Già i primi stralci dell'ordinanza della magistratura, infatti, ponevano ombre sul loro ruolo, concentrandosi sugli abboccamenti in cui Clarizia e gli altri dirigenti avevano avuto un ruolo nella vendita delle licenze di Bcs ed Ecb.
Allo stesso modo, sempre inascoltati, avevamo chiesto un passo indietro agli stessi vertici quando era giunta notizia della mancata segnalazione all’AIF, obbligatoria per legge, al fine di verificare che non ci fossero gli estremi di riciclaggio nella vicenda dei 6 miliardi di Euro, pare provenienti dal Giappone, che il famoso ungherese avrebbe dovuto portare a San Marino, sempre del 2014. A fronte di simili accuse e finché non sarà stabilita la verità in sede processuale è evidente, a nostro avviso, che i vertici del massimo organismo di vigilanza del settore finanziario non abbiano più la credibilità necessaria a svolgere il proprio compito.
Ma questo è il Paese della "memoria corta", e lo si nota dalle iniziative sulla legalità organizzate e promosse proprio in questi giorni da alcuni soggetti che di credibilità, in questo senso, ne hanno decisamente poca. Iniziative patrocinate e legittimate, tra l’altro, direttamente dalle nostre Segretarie di Stato.
Noi però non vogliamo dimenticare, e come continuiamo a chiedere "passi indietro" ai rappresentanti delle Istituzioni politiche che hanno ombre su di sé, a maggior ragione crediamo siano opportune azioni di responsabilità da parte dei vertici della massima Istituzione finanziaria, tra l’altro nominati e non eletti dai cittadini.
Ci troviamo peraltro in un momento critico, prossimi, speriamo, alla firma di un memorandum d'intesa con Banca d’Italia strategico per il nostro paese. E’ importante, riteniamo, che quella trattativa venga portata avanti da uomini credibili, che possano rappresentarci al meglio, senza ombra alcuna sulla propria azione in difesa degli interessi del paese e della collettività.
Ci aggiungiamo infine all’appello di altre forze politiche nel chiedere al segretario Capicchioni un riferimento, rispetto all'autosospensione dei componenti il Coordinamento di Vigilanza, se possibile già in questo CGG al comma previsto per dibattere sugli aiuti concessi al settore finanziario, non in seduta segreta ma in seduta pubblica visto che i cittadini, noi cittadini, vogliamo sapere.
Movimento Civico 10
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