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Cgil Rimini: Urbinati interviene sulle modifiche dei voucher

2 feb 2016
Cgil Rimini: Urbinati interviene sulle modifiche dei voucher
Sulle annunciate modifiche ai vouchers una nota del Segr. generale Cgil Rimini Graziano Urbinati
"Anche il ministro Poletti, anche l'onorevole riminese del PD Tiziano Arlotti, ora lo riconoscono: il Job's act non stabilizza ma rende più precario il lavoro. Lo dicono, seppure indirettamente, annunciando entro giugno le modifiche alla normativa sui voucher, uno dei capitoli più degradanti del Job's act. Ma il Job's act non doveva cancellare la precarietà? Nella provincia di Rimini nel 2015, secondo quanto dichiarato dall'onorevole Arlotti, sono stati emessi 1 milione e 600 mila voucher. Ogni voucher costa 10 euro, pertanto più di 16 milioni di euro sono stati spesi senza che a questi corrispondesse la minima tutela per i lavoratori: né TFR, né ferie, trasferte, straordinari, nessuna indennità di malattia, maternità o altro ancora.
Il Job's act per la CGIL è tutto sbagliato, è un attacco ai diritti dei lavoratori, non aiuta a creare nuova occupazione, disperde risorse senza costruire lavoro stabile e maggiore ricchezza per il Paese. Alle leggi sul lavoro di questo Governo e di altri che lo hanno preceduto, la CGIL risponde con la Carta dei Diritti Universali del Lavoro: un nuovo Statuto dei lavoratori, una legge di iniziativa popolare che intende estendere i diritti a prescindere dalle forme di lavoro: subordinato, parasubordinato o autonomo.
E comunque, per tornare al ministro Poletti e all'onorevole Arlotti, chi oggi si preoccupa degli effetti negativi del Job's act bene avrebbe fatto a non votarlo allora

Nota a margine sui dati.
Incontriamo una difficoltà enorme a reperire i dati sull'occupazione o qualsiasi altro dato relativo al mercato del lavoro. Ogni volta che ne facciamo richiesta agli istituti preposti sembra di chiedere che venga svelato qualche segreto di Stato. Noi pensiamo che per capire cosa stia realmente succedendo nel nostro Paese non serva la propaganda ma i dati reali e pensiamo anche che il diritto all'informazione sia fondamentale in un Paese democratico. In questo senso siamo convinti che l'onorevole Arlotti potrebbe sostenere insieme a noi questo diritto".

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