Il mondo dell’associazionismo sammarinese è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della nostra Repubblica, ultimo baluardo della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica dopo il progressivo distacco dalla politica.
Il valore della vita associativa va al di là dell’operato di ogni singola associazione, e rispecchia un modo di affrontare problematiche comuni che getta ponti fra le persone, facendo leva sulla collaborazione senza secondi fini se non quello che ha unito le persone attorno ad un progetto comune.
A lungo si è dibattuto sui media sull’opportunità di introdurre provvedimenti come quelli contenuti all’interno dell’ultima riforma fiscale che hanno complicato tantissimo e reso molto più oneroso fondare e condurre un’associazione che per sua definizione non è a scopo di lucro.
Oggi tante associazioni, a fine sportivo, ludico, ricreativo, sociale, che non avevano un’attività regolare sono state chiuse proprio per questi motivi, e altre lo faranno presto per via appunto degli oneri previsti per legge. La Consulta delle Associazioni, strumento utile per discutere dei problemi comuni a quel mondo sarebbe uno strumento potenzialmente formidabile per fare assistenza anche amministrativa, ma non dispone purtroppo di fondi.
Fondi che invece non mancano al Fondo Servizi Sociali, che peraltro annovera fra le sue finalità principali quelle di “privilegiare forme di vita socializzata” ed “agevolare consumi sociali… e le attività culturali…”, come è scritto a chiare lettere all’interno del suo Statuto.
La contabilità del FSS è amministrato, ormai da 30 anni, dallo stesso studio commerciale, che si occupa della contabilità di ogni sezione e della gestione unitaria, incluso il “controllo accessi” al servizio mensa. Inoltre, presso lo stesso studio, devono essere presentate le richieste per gli interessi sulla prima casa e per il rimborso della quota della retta per gli asili nido.
Ci sentiamo quindi di proporre a chi amministra il Fondo la possibilità di aggiungere fra le sue finalità quello di fornire alle Associazioni quei servizi accessori che lo studio in questione potrebbe già erogare come, ad esempio, la possibilità di svolgere servizi alle associazioni sammarinesi quali redazione di bilanci annuali, consulenze nella redazione degli statuti associativi e relativo iter burocratico, così come la tenuta dei libri e verifica dei soci.
Una sorta di sportello dedicato, quindi, come già succede per le attività sulla prima casa e sugli asili nido.
Nel frattempo ricordiamo al Governo che vi sono più leggi sull’associazionismo, di cui una presentata proprio da Civico10, che giacciono sperdute nei cassetti di Palazzo Pubblico in attesa di un passaggio in Consiglio Grande e Generale e che potrebbero essere utili anche per ridiscutere queste materie.
Probabilmente non sarà questo, per il Governo, argomento utile a risanare il bilancio dello Stato, ma di sicuro un Paese che vuole rendere attivi e partecipi i suoi cittadini, non può bistrattare così quello strumento formidabile che è l’Associazione.
Il valore della vita associativa va al di là dell’operato di ogni singola associazione, e rispecchia un modo di affrontare problematiche comuni che getta ponti fra le persone, facendo leva sulla collaborazione senza secondi fini se non quello che ha unito le persone attorno ad un progetto comune.
A lungo si è dibattuto sui media sull’opportunità di introdurre provvedimenti come quelli contenuti all’interno dell’ultima riforma fiscale che hanno complicato tantissimo e reso molto più oneroso fondare e condurre un’associazione che per sua definizione non è a scopo di lucro.
Oggi tante associazioni, a fine sportivo, ludico, ricreativo, sociale, che non avevano un’attività regolare sono state chiuse proprio per questi motivi, e altre lo faranno presto per via appunto degli oneri previsti per legge. La Consulta delle Associazioni, strumento utile per discutere dei problemi comuni a quel mondo sarebbe uno strumento potenzialmente formidabile per fare assistenza anche amministrativa, ma non dispone purtroppo di fondi.
Fondi che invece non mancano al Fondo Servizi Sociali, che peraltro annovera fra le sue finalità principali quelle di “privilegiare forme di vita socializzata” ed “agevolare consumi sociali… e le attività culturali…”, come è scritto a chiare lettere all’interno del suo Statuto.
La contabilità del FSS è amministrato, ormai da 30 anni, dallo stesso studio commerciale, che si occupa della contabilità di ogni sezione e della gestione unitaria, incluso il “controllo accessi” al servizio mensa. Inoltre, presso lo stesso studio, devono essere presentate le richieste per gli interessi sulla prima casa e per il rimborso della quota della retta per gli asili nido.
Ci sentiamo quindi di proporre a chi amministra il Fondo la possibilità di aggiungere fra le sue finalità quello di fornire alle Associazioni quei servizi accessori che lo studio in questione potrebbe già erogare come, ad esempio, la possibilità di svolgere servizi alle associazioni sammarinesi quali redazione di bilanci annuali, consulenze nella redazione degli statuti associativi e relativo iter burocratico, così come la tenuta dei libri e verifica dei soci.
Una sorta di sportello dedicato, quindi, come già succede per le attività sulla prima casa e sugli asili nido.
Nel frattempo ricordiamo al Governo che vi sono più leggi sull’associazionismo, di cui una presentata proprio da Civico10, che giacciono sperdute nei cassetti di Palazzo Pubblico in attesa di un passaggio in Consiglio Grande e Generale e che potrebbero essere utili anche per ridiscutere queste materie.
Probabilmente non sarà questo, per il Governo, argomento utile a risanare il bilancio dello Stato, ma di sicuro un Paese che vuole rendere attivi e partecipi i suoi cittadini, non può bistrattare così quello strumento formidabile che è l’Associazione.
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