L’Agenzia delle Entrate ha recapitato ad alcuni pensionati ex frontalieri a San Marino che si erano rivolti al CAAF-CGIL di Rimini per il servizio relativo alla dichiarazione dei redditi, la contestazione avente ad oggetto il mancato riconoscimento del credito d’imposta relativo alle tasse trattenute dal fisco sammarinese sulle pensioni erogate dall’ISS. L’interpretazione della Convenzione tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino è diametralmente opposta. L’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna sostiene che le imposte vadano pagate esclusivamente in Italia, mentre l’Amministrazione del Titano che vadano trattenute alla fonte in via esclusiva. Per anni, vista la diversa interpretazione dei due Stati, tuttora irrisolta, gran parte dei pensionati hanno pagato le tasse anche in Italia, detraendo quelle trattenute dall’ISS. Questo è stato il metodo che i CAAF hanno adottato in via transitoria, in attesa che la disputa venisse chiarita. A distanza di ormai 10 anni dall’entrata in vigore della Convenzione, questi cittadini si sono trovati con la mannaia fiscale tra capo e collo. CGIL Rimini e CSdL hanno sostenuto la posizione assunta dal CSIR San Marino, Emilia-Romagna e Marche, che considera la Convenzione ITA - RSM facente parte di quegli accordi contro le doppie imposizioni che prevedono la tassazione esclusiva nel Paese di erogazione della pensione. Tutto ruota attorno alla definizione di “pensioni ricevute nell’ambito della legislazione di sicurezza sociale”, che secondo l’Agenzia delle Entrate riguarda solo alcune tipologie di pensioni, quali ad esempio quelle per invalidità ed infortunio. La Corte di Cassazione, seppure a fronte di ricorsi relativi a Convenzioni sottoscritte dall’Italia con altri Paesi, ha invece stabilito che la dizione in oggetto va intesa con riferimento a tutte le pensioni erogate in funzione di una contribuzione obbligatoria, così come avviene anche a San Marino. Peraltro, in una recente ordinanza, la Convenzione ITA - RSM viene proprio presa a riferimento come esempio di accordi per i quali l’imposizione fiscale compete solo al Paese di erogazione. Il Dott. Maurizio Bonazzi, in qualità di Responsabile dell’Assistenza Fiscale del CAAF CGIL Emilia-Romagna è dello stesso avviso, per cui abbiamo deciso di patrocinare congiuntamente i ricorsi di nostri iscritti storici, fino alla Corte di Cassazione, se necessario. Il primo intervento è stato l'opposizione agli avvisi bonari inviati dall’Agenzia delle Entrate, la quale ha invece riconfermato le proprie tesi, come era prevedibile. In questa seconda fase di tutela, ci siamo costituiti in giudizio contro l’Agenzia delle Entrate e siamo in attesa che si esprima la competente Corte di Giustizia Tributaria. Seppure la strada sia lunga e non garantisca il risultato auspicato, riteniamo che vada percorsa fino in fondo per giungere ad un pronunciamento dell’Autorità Giudiziaria in materia fiscale. Resta il rammarico per il fatto che il compito di dirimere controversie di questa natura competerebbe ai due Governi, i quali invece sono colpevolmente silenti.
Comunicato stampa congiunto CGIL Rimini - CSdL San Marino