Le frasi emblematiche dei relatori e dei messaggi delle autorità
Oltre cinquecento persone, provenienti non solo dal territorio ma da molte regioni d’Italia, hanno reso omaggio ieri al Teatro Nuovo di Dogana a mons. Luigi Negri, già vescovo di San Marino - Montefeltro e arcivescovo di Ferrara - Comacchio, scomparso due anni fa (il 31 dicembre 2021), che oggi 26 novembre avrebbe compiuto 82 anni. Il convegno è stato promosso dal Centro Internazionale Giovanni Paolo II insieme con Cultura.Cattolica.it e all’associazione La Contea degli Insorgenti, in collaborazione con la Diocesi di San Marino - Montefeltro; un’organizzazione che ha visto il contributo di una miriade di associazioni di ogni parte d’Italia e la sponsorizzazione di molte realtà aziendali. I temi svolti: il rapporto tra fede e ragione, la missione. Si tratta dei temi che Luigi Negri ha sempre affrontato lungo la sua vita appassionata. A segno della stima e dell’affetto nutriti nei confronti di Negri da parte dei relatori intervenuti e delle autorità che hanno inviato i loro messaggi, riferiamo di seguito alcune delle frasi più emblematiche risuonate ieri. “Don Negri è stato fervente testimone dell’insegnamento del suo amato maestro don Giussani. Nel messaggio che diffusi per la sua morte scrissi che egli «si è instancabilmente dedicato alla costruzione del movimento di CL con intelligenza e affezione». Con intelligenza, che l’ha reso capace di leggere e giudicare acutamente la modernità alla luce di una fede concreta e radicale, maturando un giudizio, una cultura nuova che ha saputo proporre con inesauribile energia all’uomo contemporaneo. E con affezione: un’affezione totale anzitutto alle persone che Dio gli dava da seguire e da accompagnare, ma direi con un’affezione totale all’umano. In questo senso per lui la missione coincideva con la vita.” (Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione)
“Era un combattivo, amante del confronto e della verità, sempre in prima linea e mai timoroso. Don Luigi ha vissuto ogni esperienza in modo appassionato. L’incontro 1 con don Giussani è stato l’incontro con una paternità che lo ha accompagnato sempre, fino a diventare lui stesso padre di tanti giovani, che ha seguito con fedeltà”. (Card. Matteo Zuppi, presidente della CEI)
“Dopo due anni, mons. Negri ci manca molto: ci mancano la sua fermezza e la sua generosità”. (Alfredo Mantovano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) “La sua straordinaria testimonianza di fede e di cultura costituisce un fondamentale punto di riferimento e una fonte costante di ispirazione.” (Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati)
“Di lui ricordo l’immediata simpatia, pur nella durezza a volte del suo modo di esprimersi, insieme all’assoluta limpidità del ragionamento e la volontà di mettere sempre insieme fede e ragione dando laicamente ragione delle cose in cui credeva e che difendeva.” (Eugenia Roccella, Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità)
“Una delle figure più significative della Chiesa italiana contemporanea. Sono venuto qui a dirgli grazie. Non era uno scoraggiato, non l’ho mai trovato depresso, non era uno che si era arreso. Era combattivo.” (Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo emerito di Trieste) “Un uomo capace di segnare la strada, capace di verità e di amicizia come pochi”. (Madre Monica Della Volpe, Badessa emerita del Monastero Trappista di Valserena)
Cs. Convegno Luigi Negri