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Csdl: caro affitti, le residenze atipiche hanno inquinato il mercato immobiliare

14 mag 2024
Csdl: caro affitti, le residenze atipiche hanno inquinato il mercato immobiliare

I fautori delle residenze fiscali agevolate sostengono che numeri così ridotti non possono avere causato distorsioni, in termini di prezzo degli affitti e di disponibilità sul mercato immobiliare sammarinese. Ciò potrebbe avere un fondamento se le unità abitative presenti fossero innumerevoli. Ma così non è, stando ai dati resi noti in risposta ad un'interpellanza avanzata da un partito politico. Nel 2023 le abitazioni disponibili, quindi gli appartamenti finiti, erano 17.268, a fronte di 14.840 nuclei familiari. Si presume che ogni nucleo familiare abbia un'abitazione, quindi facendo una semplice sottrazione, viene fuori che gli immobili disponibili sono circa 2.400. Sembrano tanti, ma molti di questi appartamenti sono tenuti a disposizione dai proprietari per i figli o i familiari. Si tratta di una scelta del tutto comprensibile. Pertanto, le case realmente utilizzabili sul mercato sono molte meno. I locali grezzi che vanno da un minimo di 20 mq a fino a 300 mq sono 1.358; depurando il dato da quelli grandi, probabilmente destinati ad attività economiche, e da quelli troppo piccoli, quanti potranno mai diventare appartamenti disponibili? Verosimilmente intorno alla metà, circa 700. Comunque, ad oggi non sono fruibili. Quindi, se abbiamo a disposizione circa 1.000 abitazioni, che possono aumentare di qualche centinaio in prospettiva, a fronte di nuclei familiari che sono aumentati in media dal 2008 ad oggi di circa 100 all'anno, si comprende che il mercato non offre così tante opportunità. Aver dato il via libera alle residenze ai pensionati o gli sportivi esteri, innegabilmente ha inquinato il mercato interno delle abitazioni e fatto aumentare i prezzi degli affitti ben oltre le logiche di mercato. Sfidiamo chiunque a dimostrare che chi ha immobili a disposizione non preferisca venderli od affittarli a chi ha maggiori disponibilità finanziarie, oltre che frequentare i locali saltuariamente, quindi non deteriorandoli. A San Marino ogni anno si registrano mediamente tra i 350 e i 380 nuovi residenti, ma anche la migrazione è rilevante: circa 200 residenti se ne vanno da San Marino, dei quali circa la metà si trasferisce nel circondario. Questo è un fenomeno che non è mai stato realmente studiato, mentre sarebbe importante capire chi sono quelli che lasciano la Repubblica e per quale motivo. Ad esempio: quanti sono i giovani sammarinesi che si trasferiscono per motivi di studio o lavoro? Quante sono le persone che ritornano al loro Paese di provenienza per le mutate condizioni sociali, come le separazioni, o economiche? Quanti altri per ragioni affettive? Da diversi anni a San Marino vi sono più decessi che nascite. Tenendo conto di questo e sommando il saldo tra immigrati ed emigrati, lo scorso anno la popolazione è aumentata di 96 unità, contro un saldo di gran lunga maggiore fino a qualche anno fa. Se consideriamo che l'anno scorso sono state concesse 90 residenze fiscali agevolate, se ne ricava che la popolazione è aumentata solo per effetto delle residenze atipiche. Il fatto che un Paese cresca grazie all’importazione di pensionati e sportivi dovrebbe destare non poche preoccupazioni, piuttosto che sentimenti di giubilo. Sulle politiche abitative della casa, lo Stato dovrebbe svolgere un ruolo, che invece ha abbandonato. Negli anni ‘80 venne fatto un intervento importante, con la nascita delle cooperative di abitazione, che hanno dato una soluzione abitativa alle giovani coppie e alle persone che non potevano permettersi di affrontare un mercato rivolto ai più abbienti. Mancano altresì interventi significativi in materia di edilizia sociale. Mettiamo queste analisi a disposizione dei cittadini e dei partiti che si apprestano alla campagna elettorale. Per chi lo vorrà, siamo a disposizione per tutti gli approfondimenti del caso.

cs CSdL






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