Con il solo voto contrario di Giuliano Tamagnini, rappresentante della CSdL, il Consiglio per la Previdenza nella mattinata di oggi ha approvato un intervento che prevede il prelievo di 10 milioni di euro dal fondo pensioni lavoratori dipendenti per dare liquidità alle casse dello Stato, per il pagamento di stipendi e tredicesime di fine anno. Si sono registrate due astensioni da parte dei partiti di opposizione. Il Consiglio per la Previdenza ha ignorato la richiesta del Segretario CSdL che ha posto due condizioni fondamentali: la previsione di una anticipazione della somma e di un piano di rientro del prelievo, e il versamento della quota non pagata da parte dello Stato lo scorso 30 giugno - quota pari a 4 milioni di euro - del piano di rientro dei crediti di Banca CIS. Una inadempienza, peraltro scoperta casualmente, e di cui non era stata data nessuna comunicazione. La CSdL stigmatizza con forza questa decisione del Consiglio per la Previdenza, attraverso la quale ancora una volta si va ad attingere una somma cospicua dal fondo pensioni lavoratori dipendenti, sottraendo indebitamente risorse che appartengono esclusivamente ai lavoratori e ai pensionati.
CSdL