Venerdì scorso, sette ottobre, presso la casa del castello di Chiesanuova, Demos ha iniziato le sue serate di ascolto e incontro con i cittadini. Tema della serata, la sanità, la medicina di base e il suo modello attuale. Argomento molto sentito dalla popolazione che, trovandosi in una posizione periferica, denuncia la scarsa copertura dei servizi sanitari essenziali come ha più volte rimarcato il capitano di castello Marino Rosti. Dal dibattito è emersa la necessità di ristabilire il primato della medicina territoriale intesa come ritorno al tanto amato "medico di base", come sottolineato dai relatori; la necessità di recuperare un rapporto tra medico e paziente che non solo tenga conto delle conoscenze in ambito medico del professionista ma anche della sua capacità di comunicare conforto e solidarietà all'assistito, caratteristiche fondanti queste della figura, ormai antica, del medico di famiglia. Quello che il cittadino percepisce è il completo distacco della classe medica, ormai improntata a trattare pazienti per protocolli preimpostati, privati di quel sostegno che dovrebbe essere invece l'empatia nel rapporto tra medico e paziente. Ci si è interrogati anche sulla necessità di snellire la burocrazia di un servizio come l'attuale COT, dove si lamenta anche una sostanziale mancanza di privacy, vista la promiscuità con cui è costretta a doversi confrontare l'utenza, nonché sulla dispersione di figure professionali come quella dell'infermiere, di certo più utili a coadiuvare direttamente il medico sul territorio. Una serata e un dibattito ampio e costruttivo dove si sono toccati anche temi che saranno affrontati nelle prossime serate pubbliche di Demos.
Cs - Gruppo Comunicazione DEMOS