Fare debito non è l’unica soluzione possibile per uno Stato in crisi, se quest’ultimo si impegna a trovare strade alternative.
Purtroppo questo governo non ha mai voluto e non vuole ragionare di strade alternative dimostrando che l’indebitamento estero è ed è sempre stato un obiettivo da perseguire.
Un percorso a tappe irreversibile e funzionale a strozzare e indebolire il sistema.
Mese dopo mese, il governo ha piazzato in posti strategici e foraggiato le proprie pedine, ha colpito i risparmi dei cittadini aumentando il loro senso di incertezza, ha moltiplicato gli sprechi nella pubblica amministrazione e non ha mai chiarito i rapporti dei grandi debitori con le banche private e le loro influenze sul sistema bancario.
La corsa verso il debito era, ed è, talmente chiara che già nel febbraio del 2017 la nostra coalizione ha informato i cittadini dei rischi ed ha raccolto quasi mille firme, che da un anno stanno prendendo polvere nei cassetti della Reggenza.
Servivano una serie di persone “di fiducia” sistemate nei “posti giusti”.
Serviva un Segretario di Stato che militava da abbastanza tempo in politica per avere i piedi ben saldi nella melma del sistema ma con la faccia abbastanza giovane da poter “recitare” il cambiamento.
Servivano un Presidente e Direttore di Banca Centrale per destabilizzare il sistema bancario.
Serviva un Cda per indebolire il potere contrattuale di Cassa di Risparmio nella gestione dei suoi NPL, svalutando completamente i suoi crediti, anche quelli che man mano invece stanno rientrando, e presentando un bilancio liquidatorio da 534 milioni di perdita.
Serviva che lo Stato si accollasse tutte quelle perdite, facendole ricadere sui cittadini sammarinesi.
Servivano direttori e membri di vigilanza di Banca Centrale per gestire “l’operazione titoli” utile a sanare la posizione debitoria dell’Advantage Financial di Francesco Confuorti in Banca Cis.
Serviva un Cda di Cassa per coinvolgere e avere il benestare dello stesso Confuorti su come procedere per il bilancio di Cassa. Si, avete capito bene! Proprio a colui che fa business coi i crediti svalutati delle banche.
Si continuano a millantare ottimi rapporti con il governo italiano, eppure non ci risulta che questi abbiano prodotto alcun risultato.
Il debito si farà e basta. Senza neppure conoscere a quanto ammonta l’importo che serve per ricapitalizzare le banche, senza conoscere quale sia l’importo del credito di imposta regalato alle banche e tramutato in titoli di debito, senza conoscere quale sia l’importo necessario per la tenuta della liquidità di sistema, senza conoscere quale sia la cifra per ripianare le perdite di cassa.
Si andrà a fare debiti, prima di andare ad intervenire contro gli sprechi. Per coprire la spesa clientelare ci aspettano nuove tasse, patrimoniale, minimum tax.
Noi continueremo ad opporci e a ostacolare questo progetto che sta distruggendo il nostro paese, tenendo alta l'attenzione e continuando a esercitare il ruolo che la cittadinanza ci ha dato e cioè controllare e tutelare gli interessi e i diritti dei cittadini della Repubblica di San Marino.
Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
Purtroppo questo governo non ha mai voluto e non vuole ragionare di strade alternative dimostrando che l’indebitamento estero è ed è sempre stato un obiettivo da perseguire.
Un percorso a tappe irreversibile e funzionale a strozzare e indebolire il sistema.
Mese dopo mese, il governo ha piazzato in posti strategici e foraggiato le proprie pedine, ha colpito i risparmi dei cittadini aumentando il loro senso di incertezza, ha moltiplicato gli sprechi nella pubblica amministrazione e non ha mai chiarito i rapporti dei grandi debitori con le banche private e le loro influenze sul sistema bancario.
La corsa verso il debito era, ed è, talmente chiara che già nel febbraio del 2017 la nostra coalizione ha informato i cittadini dei rischi ed ha raccolto quasi mille firme, che da un anno stanno prendendo polvere nei cassetti della Reggenza.
Servivano una serie di persone “di fiducia” sistemate nei “posti giusti”.
Serviva un Segretario di Stato che militava da abbastanza tempo in politica per avere i piedi ben saldi nella melma del sistema ma con la faccia abbastanza giovane da poter “recitare” il cambiamento.
Servivano un Presidente e Direttore di Banca Centrale per destabilizzare il sistema bancario.
Serviva un Cda per indebolire il potere contrattuale di Cassa di Risparmio nella gestione dei suoi NPL, svalutando completamente i suoi crediti, anche quelli che man mano invece stanno rientrando, e presentando un bilancio liquidatorio da 534 milioni di perdita.
Serviva che lo Stato si accollasse tutte quelle perdite, facendole ricadere sui cittadini sammarinesi.
Servivano direttori e membri di vigilanza di Banca Centrale per gestire “l’operazione titoli” utile a sanare la posizione debitoria dell’Advantage Financial di Francesco Confuorti in Banca Cis.
Serviva un Cda di Cassa per coinvolgere e avere il benestare dello stesso Confuorti su come procedere per il bilancio di Cassa. Si, avete capito bene! Proprio a colui che fa business coi i crediti svalutati delle banche.
Si continuano a millantare ottimi rapporti con il governo italiano, eppure non ci risulta che questi abbiano prodotto alcun risultato.
Il debito si farà e basta. Senza neppure conoscere a quanto ammonta l’importo che serve per ricapitalizzare le banche, senza conoscere quale sia l’importo del credito di imposta regalato alle banche e tramutato in titoli di debito, senza conoscere quale sia l’importo necessario per la tenuta della liquidità di sistema, senza conoscere quale sia la cifra per ripianare le perdite di cassa.
Si andrà a fare debiti, prima di andare ad intervenire contro gli sprechi. Per coprire la spesa clientelare ci aspettano nuove tasse, patrimoniale, minimum tax.
Noi continueremo ad opporci e a ostacolare questo progetto che sta distruggendo il nostro paese, tenendo alta l'attenzione e continuando a esercitare il ruolo che la cittadinanza ci ha dato e cioè controllare e tutelare gli interessi e i diritti dei cittadini della Repubblica di San Marino.
Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
Riproduzione riservata ©