Rinnovato il contratto artigianato per il biennio 2022-2023. Aumenti complessivi in busta paga del 5,4% per gli oltre 800 lavoratori del settore. La firma questa mattina, presso la sede dell’Unione Artigiani, tra le Federazioni Industria di CSdL, CDLS, USL e le associazioni di categoria UNAS e OSLA. Nel dettaglio, per l’anno 2022 sono previsti aumenti dell’1,5% a partire dal 1° giugno e un ulteriore 1,5% dal 1° agosto (calcolati sulle tabelle del 2021). Per l’anno 2023 l’aumento è invece stabilito nella misura del 2,4% a partire dal 1° gennaio. Inoltre, esclusivamente per il 2022, sono riconosciute 30 ore di permesso straordinario retribuito, il cui corrispettivo economico sarà liquidato nella misura di 5 ore al mese a partire dal prossimo luglio. In subordine, dietro richiesta del dipendente, queste ore potranno essere usate sempre durante quest’anno a “copertura” dei giorni di assenza dal lavoro. “Un risultato molto importante”, così i segretari della Federazione Lavoratori Industria, Agostino D’Antonio (CSdL), Paride Neri (CDLS), Enrico Biordi (USL), definiscono la sottoscrizione del contratto. “Una risposta concreta a difesa delle retribuzioni minacciate dalla raffica di aumenti provocati dalla crisi energetica e dall’incertezza economica figlia della guerra russo-ucraina”. L’accordo sottoscritto dalle tre sigle sindacali con UNAS ed OSLA, che si aggiunge a quello firmato lo scorso aprile per il settore industriale e con il quale condivide complessivamente l’entità degli aumenti, prevede l’impegno che quanto in esso contenuto sarà la base di riferimento per la definizione del testo unico del contratto collettivo dell'artigianato, proseguendo poi l'iter previsto dalla legge sulla rappresentatività per la validità erga omnes. L’auspicio finale dei tre segretari sindacali “è che la firma dei contratti industria e artigianato segni l’inizio della stagione dei rinnovi anche per tutti i contratti scaduti che interessano migliaia di lavoratori”.
c.s. Federazioni Industria CSdL, CDLS, USL