Come di consueto lo scorso 28 luglio si è celebrato a San Marino l'anniversario della liberazione dal fascismo, un giorno che tramanda l'importanza della lotta per la libertà e la democrazia. Un momento che deve ricordarci quanto sia preziosa e fragile la democrazia, e l’importanza della difesa da ogni forma di tirannia e oppressione. Tuttavia, oggi come ottant’anni fa, proprio mentre noi festeggiamo la nostra giornata della liberazione dal fascismo, in alcune parti del mondo i valori democratici non vengono rispettati. Ed è con questa premessa che esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per le irregolarità segnalate durante le elezioni presidenziali del 28 luglio in Venezuela. Secondo quanto riportato dai più importanti organi di stampa e dall'Internazionale Democratica Centrista (IDC-CDI) – la cui vicepresidenza è stata ottenuta dal membro GDC Lorenzo Bugli – queste elezioni sono state caratterizzate da manipolazioni dei risultati, intimidazioni agli elettori e una grave mancanza di trasparenza durante lo spoglio. Episodi che rappresentano una violazione dei diritti democratici del popolo venezuelano, ma sollevano anche questioni fondamentali sui principi di democrazia e sovranità che dovrebbero prevalere in ogni nazione libera. Un episodio che spinge la mente di ognuno di noi a immaginare, o meglio a realizzare, lo stato in cui l’intero globo sta versando. Un contesto internazionale dominato da continue escalation, anche militari – l’ultima delle quali sembra preludere ad uno scontro militare tra Israele e Iran – e crescente polarizzazione politica e antidemocratica. L’intervento delle organizzazioni internazionali per garantire i principi di giustizia e democrazia è più che mai essenziale. La situazione in Venezuela è un chiaro esempio di come i diritti democratici possano essere compromessi da regimi che cercano di mantenere il potere a ogni costo. Le manipolazioni elettorali e le intimidazioni non solo minano la fiducia nel processo democratico, ma anche la stabilità politica e sociale di un paese. È quantomai essenziale che la comunità internazionale non resti indifferente di fronte a queste violazioni, incluse quelle in medio oriente e nel resto del mondo, ma agisca con decisione per promuovere il rispetto dei diritti umani, della democrazia e del dialogo tra i popoli. Solo attraverso un processo elettorale autentico, libero ed equo i venezuelani possono decidere il loro futuro senza timore di rappresaglie. Ma come già affermato la nostra riflessione si estende oltre i confini del Venezuela. In molte parti del mondo, i diritti umani e democratici sono da tempo sotto attacco. Evidenziamo una preoccupante tendenza verso l'autoritarismo che rischia di spaccare il mondo nuovamente in due emisferi politici. La situazione in Venezuela serve come monito per tutti noi: la democrazia non può essere data per scontata e richiede vigilanza e impegno costante. È responsabilità di ogni nazione, di ogni cittadino e di ogni organizzazione sovranazionale difendere questi valori fondamentali. Noi GDC restiamo solidali con ogni popolo che lotta affinché i propri diritti vengano rispettati e ribadiamo il nostro impegno a promuovere la giustizia e la democrazia. In questo momento difficile, riaffermiamo la nostra speranza e il nostro sostegno a tutti coloro che si impegnano per un futuro migliore per il proprio paese.
cs Ufficio Stampa GDC