La nuova settimana a Santarcangelo Festival si apre con alcuni importanti debutti. L’artista e performer olandese di origine surinamese Cherish Menzo presenta il suo spettacolo Jezebel (13 e 14 luglio NELLOSPAZIO ore 21.30), ispirato alla figura delle video vixen, le modelle iper-sensuali protagoniste dei video delle canzoni hip-hop tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del 2000. Un’immagine, riproposta costantemente da questo genere di filmati, che rafforza gli stereotipi associati alle donne nere. Chiamate anche “hip-hop honey” e “video girls”, le video vixen sono state oggetto di critiche severe e bollate come le “jezebels”, le “poco di buono” dell’epoca. Di tutto ciò, ne hanno allo stesso tempo beneficiato e sofferto, per arrivare a rappresentare, oggi, molto più di quel modello oggettivato a totale disposizione di una cultura dominata dagli uomini. Al Teatro Il Lavatoio (alle 19.00 e alle 21.00, in replica il giorno seguente alle 21.00) arriva Gloria Dorliguzzo. Avvicinatasi alla danza a partire dalle arti marziali, ha lavorato in qualità di performer con coreografi e registi di fama internazionale; dal 2018 collabora con Romeo Castellucci. La performance Folk Tales indaga il potere generativo dell’incontro, da cui nascono disegni nello spazio e partiture coreografiche. Il rapporto tra le due performer in scena è strutturato su una costante tensione, che non porta mai al compimento dello scontro, ma esplora le possibilità del rapporto che questo apre. Così, l’avvicendarsi di elementi coreografici trova una configurazione sempre diversa e un continuo rinnovamento dell’ascolto. Call Monica, performance dell’omonimo collettivo nato all’interno del corso di Teatro e Arti Performative dell’Università Iuav di Venezia in seguito a un laboratorio condotto da Motus, esordisce a Santarcangelo Festival, alle 23.00 nel Cortile della Scuola Pascucci (in replica il 14 luglio alle ore 22.00). Focus del progetto è una ricerca sulla molteplicità dello sguardo come ricettore e proiettore di informazioni, una riflessione sulle responsabilità della propria, soggettiva e partecipata visione. Chi siamo noi che guardiamo? Su cosa direzioniamo il nostro sguardo? Cosa trascurano i nostri occhi? Sono queste le domande a cui il collettivo cerca di dare risposta. rovìnati di Leonardo Schifino, a debutto il 13 e 14 luglio alle ore 20.00 presso il Campo da basket del Parco Francolini, si interroga invece sulle tracce che lasciano gli oggetti che buttiamo o perdiamo nel corso della nostra esistenza. Un esperimento radicale in cui le temporalità tendono a sovrapporsi e la scena è il luogo in cui chiamare tutto quello che i corpi abbandonano quotidianamente. Non c’è un prima, non c’è un evento che ha innescato un cambiamento: rimane la scelta umana di entrare in una pericolosa tessitura con tracce materiali ed emotive, tra passato e futuro. NELLOSPAZIO, alle ore 23.00, viene proiettato il film Zeus Machine di ZAPRUDER, collettivo fondato nel 2000 a Roncofreddo da David Zamagni e Nadia Ranocchi. La pellicola racconta la storia di Ercole in dodici episodi. L’eroe greco compare in luoghi inaspettati: distributori di benzina, rotonde, palazzetti dello sport, magazzini di sculture, festival musicali. Lo si percepisce, così, come una sua remota versione; le vicende classiche di Ercole sono irriconoscibili: ciò che rimane è il motivo di una lotta – contro bulldozer, sacchi da boxe, il tempo, o se stessi – in un riesame della società moderna e del valore assoluto dell’invincibilità. Inizia martedì anche il percorso del Cinema Solare Itinerante di Davide Bortot e Francesca Truzzi che, dopo aver viaggiato per tre diversi continenti portando il cinema nei villaggi più remoti del pianeta, dalla Mongolia alla Costa d’Avorio, dalla Romania al Burkina Faso, arriverà a Santarcangelo con quattro serate di proiezioni, in quattro luoghi diversi: Piazza Ganganelli, Colle Giove, fiume Marecchia ed ex Unicem. Il 13 luglio, alle ore 21.00, in Piazza, la prima serata di Cinema du Desert con la pellicola Nausicaä della Valle del vento. Del regista Hayao Miyazaki, Nausicaä è un film d’animazione e d’avventura, un fantasy basato sui primi sedici capitoli dell’omonimo manga. Uscito nel 1984, è ambientato in un mondo distopico e racconta la storia di Nausicaä, principessa della Valle del vento, in lotta contro Tolmekia, un regno che con un’antica arma vuole distruggere la giungla tossica. Let's Revolution!, laboratorio teatrale rivolto a ragazzi dai 14 ai 19 anni a cura di Teatro Patalò, porta al Festival Esercizi di vita all’aria aperta (13, 14 e 15 luglio, alle ore 17.00, in Piazza Ganganelli). Una performance che nasce sotto gli occhi dello spettatore, una collaborazione attiva tra i corpi e le voci dei partecipanti e gli sguardi del pubblico. Il lavoro parla della bellezza del movimento, della costituzione di un mondo parallelo al quale si possa finalmente appartenere. Parla del coraggio di lasciarsi guardare al di là del velo dell’apparenza. Le ragazze e i ragazzi in scena sono in un vuoto, il vuoto in cui il mondo li ha collocati, al centro del quale essi celebrano un atto di rivoluzionaria vitalità. Dopo le performance DOGOD. The situation e SPACE. Golden Dream II, Berbara Berti conduce il workshop Dance of the being, per cani e padroni, il 13 ed il 14 luglio dalle 18.00 alle 20.00 presso la Palestra della Scuola Media Saffi. Il lavoro proposto dall’artista si fonda sulla presenza corporea, il movimento e il linguaggio, con l’obiettivo di creare uno spazio in cui animale e persona si incontrano in una incarnazione condivisa e coabitativa di conoscenza e scambio. Utilizzando pratiche di movimento incarnato che includono la percezione dell’altro,i partecipanti sono invitati a condividere uno spazio di sottile ascolto. La partecipazione è aperta a cani di tutte le taglie, misure, forme, ai loro accompagnatori e a chi sia interessato a sperimentare nuove forme di relazione e scambio intraspecie.