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Il Comites alla convention di Matteo Renzi

21 ott 2019
Il Comites alla convention di Matteo Renzi

Tutto esaurito alla kermesse di Matteo Renzi tenutasi in una Leopolda gremita in ogni ordine di spazio in tutti tre i giorni del fine settimana scorso. Alla ex stazione di Firenze si è registrata una coda ininterrotta, per almeno tre ore, già il venerdì quando l'ex premier ha inaugurato la mostra dedicata alla memoria dello scomparso fotografo Tiberio Berchielli, fotoreporter al fianco di Renzi durante gli anni di Palazzo Chigi. Tutti esauriti i posti a sedere nel salone centrale e particolarmente affollata la zona intorno al palco, su cui svettava un albero di corbezzolo, accanto ad un vecchio divano in pelle e ad una poltrona sempre in pelle e la consolle con le postazioni degli oratori. Sulla pedana protesa sulla platea, come si usa nei concerti, solo il numero 10 disegnato da un proiettore che ha fatto da sfondo alla convention giunta alla decima edizione, in cui è stata lanciata Italia Viva, nuovo partito di Matteo Renzi e sono stati presentati il simbolo e la stesura del programma. Presente alla Leopolda anche Alessandro Amadei, vicepresidente del Comites San Marino che ha partecipato all’incontro organizzato dai parlamentari eletti nella circoscrizione Europa Laura Garavini e Massimo Ungaro con il vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato (nella foto insieme ad Alessandro Amadei) ed i rappresentanti degli italiani residenti all’estero riunitisi nei comitati di azione civile. Sul tavolo della discussione, oltre alle questioni organizzative che riguardano i neonati comitati ideati da Matteo Renzi alla penultima edizione della Leopolda, anche i disagi denunciati dagli italiani residenti all’estero. A tal proposito Alessandro Amadei è intervenuto per segnalare le gravi difficoltà che l’articolo 29 bis del Decreto Sicurezza ha causato finora, impedendo a cittadini italiani di mettersi alla guida di auto straniere, tra le quali anche quelle sammarinesi, pena pesanti multe da 712 a 2.848 euro, seguite dal fermo amministrativo del mezzo. Questa previsione normativa ha causato gravi danni a molte aziende sammarinesi che non possono più impiegare autisti italiani o mettere i propri dipendenti alla guida delle auto aziendali. 

Comunicato stampa
Comites San Marino


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