Venerdì 3 febbraio scorso una delegazione del Comites San Marino composta dal presidente Alessandro Amadei e dal membro dell’esecutivo Marina Rossi ha incontrato i vertici di USC (Unione Sammarinese Commercio e Turismo) rappresentata dal presidente Marina Urbinati e dal coordinatore Luca Fabbri (foto). I rappresentanti delle due associazioni si sono soffermati sui dati positivi dell’economia registrati nel 2022 che evidenziano un sensibile aumento del numero di imprese operanti sul territorio ed un aumento dell’occupazione, con un numero di lavoratori frontalieri che ora tocca quota 7.000, un terzo dei dipendenti privati e 602 in più rispetto a 12 mesi fa. I principali indicatori economici della Repubblica evidenziano però anche che c’è bisogno di manodopera frontaliera che supplisca alle carenze occupazionali del mercato del lavoro interno e di una normativa sulla concessione dei permessi di soggiorno agli stranieri per motivi di lavoro più flessibile. Infatti la legge 118 del 2010, che prevede che entro il 30 novembre di ogni anno il Congresso di Stato debba fissare con decreto delegato il numero massimo di permessi di soggiorno per alcuni settori lavorativi, andrebbe rivista. Troppo esiguo è il numero di categorie di lavoratori che possono richiedere il permesso di soggiorno e sicuramente non in sintonia con le esigenze delle imprese, in quanto la normativa esclude tipologie di lavori, il cui reperimento in territorio risulta sempre più difficile, come ad esempio i lavori svolti dagli addetti al facchinaggio ed alle pulizie. Durante l’incontro un pensiero è stato rivolto dal presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei e dalla presidente dell’USC Marina Urbinati anche agli operatori economici soggiornanti a San Marino, i quali, pur contribuendo con il versamento dei tributi a finanziare le casse dello Stato, sono sprovvisti di diritti e di tutele.
USC Comites San Marino