Nonostante i due anni e mezzo di fermo, a causa della pandemia, il bilancio di fine legislatura premia l’azione politica in favore del lavoro, reso più snello e tutelato. Il dato più evidente riguarda il numero degli occupati, cresciuto del 18%. È il più alto degli ultimi 15 anni, così come quello delle persone in cerca di lavoro, diminuito del 65% in termini percentuali. Risultati che collocano la Repubblica di San Marino fra i Paesi più virtuosi nell’area europea. Numeri che smentiscono, nei fatti, la serie di inesattezze divulgate in questi mesi da più attori per sminuire le scelte attuate sul fronte del lavoro. “Abbiamo rispettato gli impegni assunti nel programma di Governo”, commenta il Segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini, che snocciola il lungo elenco di obiettivi raggiunti. Oltre all’aumento dell’occupazione, si è introdotta una maggiore flessibilità adeguatamente regolamentata, si è favorito l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, pianificato il turnover generazionale, adeguato le politiche di incentivazione per evitare sprechi di risorse, rivista l’organizzazione degli uffici pubblici preposti, riorganizzata la disciplina di tutti i tipi di rapporti di lavoro, rivisto le norme di avvio al lavoro, introdotto semplificazioni per le piccole imprese. Si è andati anche oltre i punti del programma di Governo, migliorando i servizi dell’Ufficio del Lavoro, disciplinando il lavoro agile, ricreando l’autonomia del Centro di Formazione Professionale. Importanti anche le basi gettate per un tavolo tripartito che possa ricercare un equilibrio nei tempi di vita e di lavoro, e – non ultima – l’adozione di un Piano Nazionale pluriennale per l’eliminazione della violenza, le molesti e le discriminazioni nel mondo del lavoro.
Nelle ultime settimane si sono dovute affrontare le crisi di due importanti aziende della Repubblica, che hanno portato alla perdita di posti di lavoro, correttamente supportate e contenute, che le nuove normative sul lavoro consentiranno di affrontare adeguatamente.
“Lasciamo inoltre – ha evidenziato il Segretario Lonfernini – una serie di provvedimenti avviati per introdurre nuove forme di tutela per i lavoratori”. Il riferimento è all’armonizzazione dei contratti di pubblico e privato, una nuova disciplina degli ammortizzatori sociali, favorire le prestazioni familiari per cui la Legge 164/2022 ha creato per la prima volta una cornice giuridica, e dare corpo alle misure introdotte dalla stessa Legge per l’inclusione lavorativa dei soggetti diversamente abili.
c.s. Segreteria di Stato Lavoro