La guerra della Russia contro l’Ucraina si fonda anche sul ricatto energetico russo contro l’Europa, causa della crisi continentale attuale: crisi economica dei prezzi, crisi delle materie prime, crisi della transizione ecologica. Tra i temi al centro del 26esimo Congresso dell’Internazionale Socialista a Madrid, la politica energetica e la lotta ai cambiamenti climatici hanno perciò una urgenza speciale. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha da tempo riconosciuto questa urgenza e la sua delegazione al Congresso ha partecipato ai lavori organizzati su questo tema dalla delegazione europea dei Socialisti e Democratici. La ‘soluzione iberica’, attuata dalle politiche dei governi socialisti di Spagna e Portogallo, ha posto l’economia al servizio della gente e non la gente al servizio dell’economia. Politica energetica e transizione ecologica sono anzitutto un valore sociale, un aspetto fondamentale per la vita dei cittadini. Il PSD, come il socialismo europeo, è per l’energia pulita e sovrana, riconoscendo la transizione ecologica come fatto politico prima che tecnico. Energia solare, energia idrica, energia eolica sono patrimonio dell’Europa e della sua capacità di sviluppo tecnico e scientifico, per una transizione energetica che abbia una prospettiva sociale. Questo significa politiche culturali, fiscali, economiche e del lavoro coerenti con l’avanzamento rapido della transizione ecologica in tutta Europa, San Marino compresa. Queste politiche sono una priorità d’innovazione e non di conservazione, a livello globale. Il PSD sostiene questo cambiamento, incarnato dal nuovo Segretario Generale dell’Internazionale Socialista, Benedicta Lasi (nella foto congratulata dal Segretario PSD Giovagnoli), prima donna e prima africana eletta, dopo più di un secolo di vita dell’Internazionale, col voto convinto anche del PSD.
c.s. Psd