“Il dolore è uno dei principali problemi sanitari mondiali. Se il dolore acuto può essere ragionevolmente considerato sintomo di una malattia o di un trauma, il dolore cronico e ricorrente è un problema sanitario specifico, una malattia a pieno titolo”. Con queste parole l’OMS sottolinea l’importanza della lotta al dolore come priorità dell’assistenza sanitaria. Un’epidemia silente, quella del dolore cronico, che in Europa colpisce circa 100 milioni di cittadini, con un grave impatto sulla qualità di vita, sulla disabilità e non ultimo sui costi gravanti sul sistema sanitario.
Dal 1993 l’Istituto per la Sicurezza Sociale ha istituito un servizio di Medicina del Dolore, attivo dal lunedì al venerdì e diventato negli anni punto di riferimento per i pazienti del territorio limitrofo: offre ogni anno a pazienti assistiti e non assistiti ISS più di 7.500 prestazioni ambulatoriali, oltre a interventi in regime di ricovero per le attività diagnostiche e terapeutiche più complesse.
Dal 2008, è presente a San Marino anche l’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore, società scientifica che raccoglie i professionisti sanitari che fanno della cura del dolore un obiettivo fondamentale nel percorso di cura del paziente, valorizzando non solo l’aspetto clinico ma anche quello educativo e formativo della materia.
In occasione dei 25 anni di lotta al dolore a San Marino, mercoledì 28 novembre alle 17:30 l’Istituto per la Sicurezza Sociale, in collaborazione con l’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore, organizzerà al Centro Congressi Kursaal la Conferenza-Dibattito dal titolo “Ho visto diradarsi la nebbia”. Alla serata, condotta dal giornalista RAI Marco Frittella, interverranno per un incontro con la popolazione il filosofo e scrittore Umberto Curi, il giornalista Italo Cucci, assieme alla dott.ssa Vitalba Vitale responsabile dell’UOS Medicina del Dolore dell’Ospedale di Stato, il prof. Giustino Varrassi presidente del World Institute of Pain ed il prof. Stefano Coaccioli, presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore.
L’evento, a ingresso libero, ha ottenuto l’Alto Patrocinio degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, e sarà aperto a tutti i cittadini interessati a partecipare al dibattito su questo importantissimo e moderno tema sanitario.
Comunicato stampa
Istituto Sicurezza Sociale
Dal 1993 l’Istituto per la Sicurezza Sociale ha istituito un servizio di Medicina del Dolore, attivo dal lunedì al venerdì e diventato negli anni punto di riferimento per i pazienti del territorio limitrofo: offre ogni anno a pazienti assistiti e non assistiti ISS più di 7.500 prestazioni ambulatoriali, oltre a interventi in regime di ricovero per le attività diagnostiche e terapeutiche più complesse.
Dal 2008, è presente a San Marino anche l’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore, società scientifica che raccoglie i professionisti sanitari che fanno della cura del dolore un obiettivo fondamentale nel percorso di cura del paziente, valorizzando non solo l’aspetto clinico ma anche quello educativo e formativo della materia.
In occasione dei 25 anni di lotta al dolore a San Marino, mercoledì 28 novembre alle 17:30 l’Istituto per la Sicurezza Sociale, in collaborazione con l’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore, organizzerà al Centro Congressi Kursaal la Conferenza-Dibattito dal titolo “Ho visto diradarsi la nebbia”. Alla serata, condotta dal giornalista RAI Marco Frittella, interverranno per un incontro con la popolazione il filosofo e scrittore Umberto Curi, il giornalista Italo Cucci, assieme alla dott.ssa Vitalba Vitale responsabile dell’UOS Medicina del Dolore dell’Ospedale di Stato, il prof. Giustino Varrassi presidente del World Institute of Pain ed il prof. Stefano Coaccioli, presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore.
L’evento, a ingresso libero, ha ottenuto l’Alto Patrocinio degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, e sarà aperto a tutti i cittadini interessati a partecipare al dibattito su questo importantissimo e moderno tema sanitario.
Comunicato stampa
Istituto Sicurezza Sociale
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