L’AUSL della Romagna è uno dei tre finalisti selezionati per gli European Sustainable Energy Awards 2024 nella categoria Local Energy Action. Il premio celebra in ambito europeo persone e progetti di eccellenza per il loro sforzo innovativo nell’efficienza energetica e nell’adozione delle rinnovabili, in sostanza riconosce le azioni energetiche sostenibili implementate, guidate da un gruppo di cittadini o consumatori, che contribuiscono alla transizione verso l’energia pulita a livello comunitario o locale. Ispira e motiva inoltre altri ad attuare misure simili per una diffusione a livello della UE, con conseguenti vantaggi economici ed ambientali. I nove finalisti sono stati selezionati da una giuria di alto livello tra tre categorie: Innovation, Local Energy Action e Woman in Energy. I finalisti saranno ora sottoposti a una votazione pubblica online, aperta fino al 2 giugno: i vincitori degli EUSEW Awards saranno annunciati nel corso della cerimonia in programma martedì 11 giugno a Bruxelles durante la European Sustainable Energy Week, il più grande evento annuale dedicato alle rinnovabili e all’utilizzo efficiente dell’energia in Europa, quest’anno con il tema ‘Net-zero energy solutions for a competitive Europe’. Gli altri finalisti di questa categoria sono Centrales Villageoises, una rete di cooperative locali in Francia che riunisce cittadini, comuni e imprese per sviluppare progetti di energia rinnovabile e di efficienza energetica, e De Energiecentrale di Gand (Belgio), che offre uno sportello unico per consulenza e supporto sul miglioramento dell'efficienza energetica delle case. “Obiettivo principale del nostro Piano d’Azione Energetico è la riduzione delle emissioni dell’intero nostro patrimonio edilizio, composto da più di 50 edifici di cui 13 ospedali – spiega l’ingegner Paolo Bianco, energy manager di Ausl Romagna - Per raggiungerlo, abbiamo adottato un approccio sistematico, applicato ad ogni sito, integrando efficienza energetica, energie rinnovabili, consumo idrico, mobilità sostenibile e progetti innovativi, combinando ogni fonte di finanziamento disponibile e sensibilizzando 15.000 dipendenti e più di un milione di cittadini”. Una progettualità rafforzatasi con la nascita nel 2014 di un’azienda unica, comprendente i quattro enti locali che gestivano l'assistenza sanitaria nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. “Già in passato avevamo implementato azioni di risparmio energetico, ma senza una strategia globale. Quindi, dopo la fusione è stato naturale adottare un approccio pluriennale più ampio, che permettesse economie di scala e risultati migliori – sottolinea Bianco - Un aspetto particolarmente innovativo del piano è il meccanismo di finanziamento, che combina tutte le fonti disponibili, fondi e incentivi nazionali e regionali, e contributi dello European Regional Development Fund (ERDF) resi disponibili dalla Regione Emilia Romagna, pari in media al 70% dei finanziamenti, e accresce l’impatto dei fondi aziendali”. Un approccio concepito come un quadro in continua evoluzione, in cui i risparmi e i redditi generati dai progetti precedenti rifinanziano gli interventi successivi. Un esempio è l'ospedale di Rimini, dove gli interventi in efficienza energetica, tra cui nuove caldaie, nuove finestre, illuminazione a led, etc., hanno consentito di ridurre i consumi del 30%: “Abbiamo inoltre installato sistemi di produzione di energia rinnovabile., ovvero cogenerazione, pompe di calore, impianti fotovoltaici sui tetti e sulle pensiline nei parcheggi, così ora l’ospedale autoproduce più dell’80% del proprio fabbisogno di energia elettrica”. L’AUSL della Romagna sta lavorando per replicare la stessa strategia in tutti i 13 ospedali del suo territorio, nonché negli edifici più piccoli, in modo che “nessuno sia lasciato indietro”. Complessivamente il piano ha attirato investimenti per 14 milioni di euro nel periodo 2017-23, con una conseguente riduzione a lungo termine delle emissioni di CO2 (14% nonostante una crescita del 15% nella superficie degli edifici) e un risparmio annuo di oltre 8 milioni di euro per l'azienda. Non solo questo modello è autosufficiente, ma è altamente replicabile in organizzazioni simili. “Naturalmente, è particolarmente adatto al settore sanitario, visti gli elevati consumi e il livello tecnologico dei sistemi ospedalieri, che offrono grandi opportunità di risparmio energetico”, conclude l’energy manager. L’AUSL della Romagna è ora al lavoro per utilizzare i risparmi e le entrate generate su ulteriori progetti, inclusa la costruzione di un nuovissimo ospedale che sarà certificato LEED Gold, una valutazione globale per la progettazione energetica e ambientale.
c.s. AUSL della Romagna