“Le immagini legate ai campi di sterminio nazisti rischiano di perdere il loro impatto originale e confondersi, perdendo di significato, nella quantità di foto che ci bombardano ogni giorno sui social e non solo”. Per questo l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, nell’ambito del corso di laurea triennale in Design, sta dedicando un laboratorio a un progetto con il quale trentanove studenti andranno a ‘ridefinire’ e includere in una mostra una serie di fotografie che negli anni 70 destò scalpore: quelle, allora poco conosciute, selezionate da Albe Steiner. “Si trattava di uno dei grafici più rappresentativi del Dopoguerra - spiega la docente Lucia Roscini, che coordina il laboratorio - in precedenza partigiano insieme allo moglie. Fra le altre cose, avevano elaborato il logo della Divisione Val d’Ossola, utilizzato dai partigiani: un importante simbolo di riconoscimento in tempi durissimi”. Proprio la figlia della coppia, Anna, docente e architetto, attiva nel mondo degli allestimenti e della grafica, ha incontrato il 12 e 13 gennaio scorsi gli studenti dell’Ateneo sammarinese per un workshop nel quale i ragazzi “sono venuti a contatto con una testimone diretta che conosceva la selezione originale - prosegue Roscini, supportata dall’assistente Ilaria Ruggeri - l’ha vista nascere e aveva un rapporto speciale, ovviamente, con i curatori”. Il progetto, oltre alla definizione della nuova mostra, prevede una campagna di comunicazione per la quale gli iscritti metteranno a frutto un secondo workshop che la settimana scorsa ha coinvolto Luis Sal, youtuber e celebrità del web, milioni di iscritti e follower sulle diverse piattaforme. Usmaradio ha dedicato all’iniziativa due podcast, con gli interventi di Anna Steiner e Luis Sal: possono essere ascoltati attraverso il sito www.usmaradio.org e su spreaker.com, nella pagina dell’emittente, nella sezione “uni.rsm design talks”.
Cs - UNIRSM