Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea dei delegati/e CGIL – CISL – UIL del Territorio di Bologna alla presenza del Presidente Emilia Romagna Stefano Bonaccini e del Sindaco Virginio Merola oltre ad ovviamente i rispettivi Segretari Generali delle tre Organizzazioni Sindacali. L’USL, anche in virtù degli ottimi rapporti e degli argomenti trattati, ha ritenuto opportuno partecipare ai lavori con un proprio rappresentante portando la peculiarità territoriale di RSM ma che rimane pur sempre all’interno della suddetta Regione condividendone anche diverse problematiche. Molti gli argomenti trattati: dal lavoro agli aspetti previdenziali con un deciso focus sulle crisi aziendali in corso, tramite le testimonianze di diversi lavoratori che hanno portato le proprie esperienze, a tratti umanamente toccanti, sia lavorative che familiari. Preso atto che le crisi aziendali in Emilia Romagna fra i diversi fattori presi in esame sono, in diversi casi, imputabili ad aride logiche di profitto nel breve periodo senza una visione di sistema ma soprattutto di paese sul medio/lungo periodo, ci si è confrontati sulle varie proposte, avanzate dalle tre Organizzazioni Sindacali, funzionali a creare le condizioni per favorire lo sviluppo e la crescita del Paese utilizzando il metodo della concertazione e del confronto. Investimenti strutturali, potenziamento infrastrutture dei trasporti come propedeutici allo sviluppo ed al turismo, rivalutazione salariale sono solo alcune delle proposte analizzate dall’assemblea dei delegati; inoltre si ritiene quanto meno urgente rivedere alcune Leggi sul Lavoro rivelatesi inadeguate od inefficaci portando avanti nel contempo un forte patto fra tutte le parti sociali per dare gambe ai progetti da mettere in cantiere. Un patto sociale che deve necessariamente tenere in debito conto del progressivo invecchiamento della popolazione così come della funzione svolta dagli anziani abili che si dedicano al volontariato supplendo così ad eventuali mancanze di welfare e delle previsioni future degli analisti che ci indicano nel 2040 il 39,2% della popolazione italiana over 65 anni con oltre un milione di persone oltre gli 84 anni ; questa prospettiva impone quanto prima un’approfondita analisi della Legge sull’Autosufficienza ed adeguato rifinanziamento del Fondo Nazionale per l’autosufficienza . In chiusura dei lavori a dimostrazione della propositività del Sindacato si prende atto con soddisfazione che diversi dei 29 punti programmatici del Governo attualmente in carica sono mutuati , almeno in parte , dalle proposte portate avanti nel tempo dalle sigle sindacali . Questa considerazione indica con ancora maggiore chiarezza alle Organizzazioni Sindacali come la strada della concertazione, del confronto politico e del dialogo sia quella giusta per contribuire alla crescita ed avere un ritorno in risultati concreti.
Le priorità di Cgil Cisl e Uil
12 nov 2019
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