Dopo i Capitani Reggenti, l’Ambasciatore. La cartolina del Consiglio Sindacale Interregionale “Ora Basta. Tutti i lavoratori frontalieri sono uguali in diritti e dignità” è stata consegnata ieri anche all’Ambasciatore d’Italia a San Marino, Sergio Mercuri. L’obiettivo è infatti quello di stimolare entrambi i Governi a fare in modo di eliminare le differenze di trattamento ancora presenti nel lavoro frontaliero. Ma la campagna di sensibilizzazione non si ferma e in coincidenza della discussione sulla Legge di Bilancio italiana, le sei sigle sindacali riunite nel CSIR hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai parlamentari del territorio, chiedendo un intervento per eliminare l’iniquo trattamento fiscale che subiscono i pensionati frontalieri. “Ci rivolgiamo ai Deputati e Senatori del nostro territorio – scrive l’Ufficio di Presidenza del CSIR- per esprimere la nostra preoccupazione riguardo al problema del trattamento fiscale differente fra cittadini pensionati frontalieri e al problema delle doppie imposizioni sulle pensioni estere provenienti da San Marino Come CSIR San Marino, Emilia Romagna e Marche riteniamo che questo tema vada sanato all’interno della Legge di Bilancio, come avvenuto per i pensionati della Svizzera e del Principato di Monaco, attraverso la presentazione di un emendamento che permetta di avere pari condizioni di trattamento, evitando così la doppia imposizione fiscale tra l’altro esclusa dall’Art. 18 della Convenzione del 2013 stipulata tra ltalia e San Marino, Accordo peraltro nato proprio per evitare le doppie imposizioni fiscali”. “I pensionati frontalieri interessati da questo provvedimento – sottolinea la missiva - sono oltre 2.500 nel nostro territorio e questa ingiustizia è un problema che crea gravi ripercussioni sulla qualità di vita di numerosi pensionati che hanno lavorato nella Repubblica di San Marino. Attualmente infatti la situazione fiscale di chi percepisce una pensione estera a San Marino può essere gravata da una doppia imposizione, in quanto il reddito derivante dalla pensione è assoggettato alle tasse sia alla fonte dello Stato erogante (San Marino) sia del paese di residenza. Questa situazione crea un notevole disagio finanziario per molti pensionati, che vedono erodersi parte del loro reddito pensionistico con pesanti sanzioni erogate dall’Agenzia delle Entrate a causa di questa duplicazione di tasse. Nei mesi scorsi come CSIR San Marino, Emilia Romagna e Marche abbiamo avanzato, e con successo, la richiesta per l’avvio del Tavolo Tecnico tra i due Stati, previsto dalla stessa Convenzione, per ovviare a tale problematica, poiché crediamo fermamente che il confronto su questa tematica non possa permettersi battute d’arresto”. “Chiediamo pertanto - conclude il CSIR- la giusta attenzione e di prendere in considerazione questa problematica e di valutare la possibilità di presentare un emendamento legislativo volto a eliminare o ridurre la doppia imposizione sulle pensioni estere provenienti da San Marino. Tale emendamento potrebbe infatti contribuire significativamente a migliorare la situazione finanziaria dei pensionati interessati e a garantire una maggiore equità fiscale. Siamo consapevoli delle numerose sfide che il legislatore affronta quotidianamente, ma siamo altresì fiduciosi che la Sua attenzione a questa tematica potrà fare la differenza nella vita di molti cittadini che hanno dedicato la loro vita al lavoro ed ora cercano solamente di godersi una pensione tranquilla e dignitosa. La ringraziamo anticipatamente per il tempo e l’attenzione che vorrà dedicare a questa importante problematica. La speranza è che, con il suo sostegno, si possa contribuire a garantire una maggiore equità fiscale per i pensionati che risiedono a San Marino e che percepiscono una pensione estera”.
Comunicato stampa
Consiglio Sindacale Interregionale