Ci dispiace apprendere dalla Conferenza stampa del Congresso di Stato che il povero Segretario Lonfernini abbia dovuto lavorare incessantemente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica scorsi per cercare, invano, un rimedio al disastro da lui stesso procurato. Se si fosse messo in moto un anno fa o perlomeno dallo scorso ottobre, quando in Commissione Finanze apparve chiara la situazione che avrebbe portato a bollette insostenibili, i nostri cittadini potrebbero godere di una soluzione politica sostenibile per famiglie e imprese. Perché è di una soluzione politica che i nostri cittadini hanno bisogno, l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici in questo caso può ben poco. A questo punto almeno una cosa l’abbiamo capita: le bollette del gas verranno riemesse entro il mese di maggio con scadenza 30.05 e abbattute del consumo presunto, pari al 30% delle bollette stesse, come richiesto fin da subito da Libera. Il problema è che i prezzi rimarranno insostenibili per le famiglie perché il costo dell’energia, rispetto allo stesso periodo del 2022, è aumentato del 69% e la politica, quindi il Governo e la maggioranza, non è intervenuta con decisione nell’individuare aiuti concreti, rateizzazioni e sostegni diretti per chi è più in difficoltà (la stragrande maggioranza delle famiglie). Libera sostiene ormai da mesi la necessità di prevedere strumenti per la calmierazione degli importi, di un aiuto per le fasce più deboli che sono impossibilitate a pagare le bollette e di una diversa modalità di emissione delle bollette con scadenze che non siano a ridosso l’una dell’altra e che considerino gli accrediti degli stipendi dei lavoratori. Le chiacchiere stanno a zero: gli interventi politici continuano a non esserci, questa è la vera tragedia e la cosa più grave è che il Governo continua a scaricare le colpe sulla gestione tecnica che, al netto di errori da accertare, inutili scuse e “poteri economici occulti e deviati” da combattere, non può essere il capro espiatorio di questa situazione. Cari concittadini siamo nelle mani di incapaci boriosi, è arrivato il momento di imprimere un cambiamento netto nella gestione politica della cosa pubblica.
cs Libera