La crisi sanitaria, il ritardo sui vaccini, gli zero euro arrivati a supporto di famiglie e imprese basterebbero a giudicare negativamente l’attività dell’ Esecutivo in questo anno abbondante di attività. Ma c’è di peggio. Il Governo, cari concittadini, ha anche messo in atto tutta una serie di azioni volte a ostacolare il buon funzionamento dei processi, in particolare quelli più delicati, e si sta dimenticando completamente tutte le “battaglie” svolte in passato. Vi ricordate le critiche feroci sul sistema di interessi e poteri legato a Banca Cis? Ecco, tutto dimenticato. Se la Dc è coinvolta mani e piedi con quei poteri forti, basta leggere la relazione della Commissione d’inchiesta di Banca Cis, se Npr ha addirittura il suo capogruppo protagonista di quel mondo affaristico/politico, vorremmo sperare che Rete possa, come noi, pretendere chiarezza, prese di distanze e definizione delle responsabilità verso chi si è prestato a salvaguardare certi interessi particolari. Noi di Libera, con la legge sulle risoluzioni bancarie, nel caso del dissesto Cis abbiamo ridotto il valore nominale delle azioni dei soci, delle obbligazioni subordinate e chiamato a pagare, congelando i loro conti correnti, gli azionisti consapevoli, gli amministratori che hanno creato il buco, i debitori dello Stato e coloro che hanno conti correnti in paesi non collaborativi in materia di antiriciclaggio. Circa 60 milioni sono stati recuperati in questo modo e sono state avviate le azioni di responsabilità in ambito civile che auspichiamo vadano avanti. Inoltre, nei giorni scorsi, abbiamo chiesto venissero ulteriormente approfondite le indagini che, con grande stupore, hanno portato ad archiviazioni illustri sul “Caso Titoli” e chiesto che di questi aspetti se ne potesse parlare in Consiglio Grande e Generale chiedendo di poter conoscere gli atti pubblici del Commissario Morsiani. Questo perché crediamo, al contrario di ciò che sta facendo questa maggioranza, che le responsabilità debbano essere appurate fino in fondo, che debba prevalere la coerenza in politica e che a pagare non possano essere sempre i cittadini. Nel rispetto dello stato di diritto, i processi devono andare avanti e deve essere restituito il maltolto alla collettività. Libera, che ha iniziato coi fatti a far pagare per primi chi ha sbagliato, continuerà a battersi per questo, con onestà e senza scheletri negli armadi, visto che su questi aspetti sembra si sia celato uno strano silenzio.
Libera