Mentre il Governo e’ impegnato a fermare l’ira funesta di Federico Pedini Amati, all’Ospedale continuano ad esserci problemi su problemi. Ai cittadini importa questo non le scorribande dei Segretari di Stato o i loro giochini politici. E’ notizia di pochi giorni fa, mai smentita da Ciavatta e compagni, che il robot chirurgico costato 3 milioni di euro senza un piano di ammortamento reale, sia stato “parcheggiato” al suo arrivo all’Iss senza che nessuno sapesse niente rispetto al suo collocamento. Si sta rifacendo il solaio della sala operatoria proprio per sostenere la struttura e poi speriamo di poterlo utilizzare. Ma queste situazioni fanno capire il grado di pressapochismo che regna all’Iss, alla faccia della competenza sbandierata dei grandi manager. Reparti in grandi difficoltà, oncologia e ortopedia su tutti, appalto per la cucina dell’Iss attributo senza una reale gara aperta a tutti, il robot chirurgico ancora fermo, la medicina di base totalmente azzerata: l’unica certezza all’Iss sono le grandi consulenze. Dopo quella a Sabina Conforti per il nuovo Ospedale che non si capisce a cosa sia servita, i 300.000€ per lo studio romano per la vulnerabilità sismica della struttura ospedaliera anche questa particolarmente discutibile, adesso altri 10.000€ per tre mesi ad un ingegnere romano che pare collabori sempre il nuovo Ospedale. Ma la domanda che ci facciamo noi di Libera e tutti i cittadini che ci contattano preoccupati quotidianamente per i disservizi dell’Iss e’: ma il nuovo Ospedale si fa oppure era solo uno slogan dell’ex “duro e puro” Segretario Ciavatta in coppia con il dg dott. Bevere? Inoltre ci chiediamo a che punto sia, presso l’Iss, tutta l’operatività per l’applicazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza approvata ad agosto: consultorio, regolamentazione dell’obiezione per i medici e farmacisti e servizi correlati all’ivg. Tante domande, poche risposte, troppe consulenze, troppi disservizi. L’Iss merita di meglio. Libera nelle prossime settimane cercherà, anche in vista della finanziaria, di proporre un progetto di forte rafforzamento della medicina di base e di difendere i budget destinati alla sanità sia dagli sprechi che dai tentativi di ridimensionarne i servizi, con il rischio di privatizzazione.
c.s. Libera