La problematica degli studenti iscritti all’Università sammarinese residenti fuori San Marino che non possono usufruire degli appartamenti presi in affitto a causa della emergenza sanitaria per coronavirus tuttora in essere e della conseguente sospensione delle attività didattiche in presenza, è stata sottoposta dalla Associazione Sportello Consumatori con una lettera al Segretario di Stato per la Cultura e per conoscenza al Rettore dell’Università, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute. Pur considerando anche le ragioni dei proprietari-locatori, e dando atto che quelli degli studenti sono contratti a tempo determinato che escludono una libera recedibilità, lo Sportello Consumatori ritiene tuttavia che la situazione di emergenza determinata dalla pandemia, si configuri come evento assolutamente imprevedibile ed eccezionale, ovvero come una “causa di forza maggiore”, con tutte le implicazioni del caso. Poiché il mancato utilizzo degli appartamenti da parte degli studenti non è dipeso da motivi imputabili alla loro volontà, ma da norme di ordine pubblico, si potrebbe considerare la possibilità di contemperare il diritto del locatore alla corresponsione del canone pattuito, con quello dell’inquilino di vedersi ridotto il suo ammontare fino alla scadenza, ovvero di avere il diritto ad un recesso anticipato. Ciò, in analogia a quanto avviene nei contratti di locazione a tempo indeterminato. Lo Sportello Consumatori chiede pertanto al Segretario di Stato per la Cultura di valutare la possibilità di adottare interventi normativi in merito, che tengano conto degli interessi sia dei locatori che degli studenti universitari, che non possono usufruire degli appartamenti da loro affittati, con un conseguente danno economico.
c.s. Associazione Sportello Consumatori