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Mercati internazionali ed export, quando le imprese della Romagna crescono ancora

L’export della Romagna cresce del 13% nei primi tre mesi di quest’anno. Vola a 1.725 milioni di euro. Skema, con la collaborazione di Kelmer Group e FIDER, apre nuovo ponte verso i mercati dei Paesi del golfo: Dubai, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita.

22 giu 2022
Mercati internazionali ed export, quando le imprese della Romagna crescono ancora

C’è una prospettiva concreta di crescita per le imprese della Romagna e di Rimini. Si chiama export e penetrazione sui mercati internazionali. Se in Italia la congiuntura economica è molto difficile, l’inflazione galoppa, i costi di materie prime ed energia volano e il costo del denaro torna a salire, le notizie positive arrivano invece dall’export. È così anche in Romagna. Lo certificano i dati della Camera di Commercio Forlì-Cesena e Rimini, usciti la scorsa settimana. Nel primo trimestre 2022 le esportazioni sono state pari a 1.725 milioni di euro, con un incremento del 13,2% rispetto a gennaio-marzo 2021. Nello stesso periodo nella provincia di Rimini hanno raggiunto 645 milioni di euro, con un segno del più 12,2% in confronto allo stesso trimestre dell’anno scorso. E proprio la necessita di uscire dai confini nazionali è quanto emerso martedì pomeriggio (20 giugno) al “Riviera Golf Resort” di San Giovanni in Marignano durante la tavola rotonda “Assistenza sui Mercati Internazionali”. Appuntamento promosso dallo studio di consulenza aziendale Skema di Rimini, FIDER e Kelmer Group. Quest’ultima è una società per l’assistenza di imprenditori e aziende a sui mercati internazionali, con sedi in Regno Unito, Irlanda, Emirati Arabi Uniti, Cina e capitali o grandi metropoli quali Singapore, Hanoi, Manila, Miami, Sydney. Ad affrontare il tema export/crescita sono stati i due Partner Skema Gabriele Baschetti e Andrea Moretti, Daniele Fabbri esperto FIDER finanza agevolata e Simest, Evelina Farinacci, Daniele Fenudi di Kelmer Group. Di fronte a una platea di più di trenta imprenditori del territorio impegnati in settori dal food, all’arredo, a impiantistica, allestimenti e moda, hanno discusso con i partecipanti sulla costruzione di un piano industriale orientato ai mercati esteri e di finanza agevolata per l’internazionalizzazione. Particolarmente seguito il focus sulle opportunità di crescita offerte da Dubai, Emirati Arabi e dai nuovi processi di apertura economica in atto in Arabia Saudita. Evelina Farinacci, e Daniele Fenudi hanno, infatti, messo in evidenza come nei paesi del Golfo i comparti turismo, eventi, manifestazione, ospitalità e ristorazione sono in grande espansione: “Oggi negli Emirati c’è forte richiesta di competenze, servizi e prodotti, tipici del distretto produttivo della Romagna. Il nostro ruolo è quello di trovare la formula societaria, le partnership e i contatti nel mercato locale, per il nostro Made in Italy e anche l’Arabia Saudita si sta muovendo in questa direzione. Dall’autunno diventerà operativa anche la nostra prima sede nella capitale Riad”. Mentre sono stati Andrea Moretti e Gabriele Baschetti, a sottolineare la necessità di attraversare il ponte verso i mercati internazionali, con attenzione e giuste competenze: “Siamo di fronte a una necessita strategica per ogni impresa, soprattutto per le PMI, che più possono soffrire della contrazione del mercato domestico. Bisogna affrontarla con un piano industriale in grado rendere efficace lo sbarco all’estero. Non si tratta di spedire qualche container a Dubai o svuotare un magazzino di merce, ma ripensare il proprio modello proiettandolo nel futuro. Farlo significa assumere uno straordinario vantaggio competitivo all’interno del proprio mercato di riferimento”. Non a caso il PNRR e l’ultima legge di bilancio pongono l’espansione internazionale del Made in Italy quale asset centrale dello sviluppo del nostro Paese. A disposizione delle aziende per il prossimo quinquennio, finanziamenti agevolati (tasso 0,81%) di 1,5 miliardi d’euro l’anno. A cui si aggiungono anche 150 milioni ogni dodici mesi, erogati invece a fondo perduto. Un mare di risorse cui anche la Romagna può attingere ha spiegato Daniele Fabbri “In questo territorio abbiamo aziende dinamiche, veloci, capaci di intercettare subito i cambiamenti e le richieste del mercato. Simest offre la consulenza necessaria da accedere ai fondi che sostengono l’approdo estero di nostre società, dei loro prodotti e servizi”.

c.s. Skema





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