La vicenda CIS non rappresenta altro che l’epilogo di una “strategia criminale” (mal gestita da qualcuno) il cui inizio può identificarsi con la nomina di Grais come Presidente di Banca Centrale. L'intreccio tra politica, banche ed i loro affari, rappresenta il vero disastro nel nostro Paese. In pochi si sono arricchiti enormemente, mentre i cittadini si stanno impoverendo sempre di più, insieme allo Stato, che in anni oramai lontani aveva una grande ricchezza da custodire.
Si potrebbe essere felici per questa conclusione, che rappresenta, speriamo, la fine di un periodo storico dominato da soggetti tutt’altro che trasparenti, se non fosse che la nostra Repubblica con questo epilogo rimane in una situazione finanziaria tragica; di fatto i cittadini si trovano in braghe di tela.
Movimento Ideali Socialisti non vuole fare processi, dei quali si occuperà la magistratura a tempo debito, ma alcune considerazioni politiche sono per noi doverose. Innanzitutto, non possiamo non evidenziare le gravi responsabilità del Governo. Per chi non si ricorda, infatti, l’Esecutivo ha difeso ad oltranza Grais & Company, avallando rispettive decisioni e strategiche. È grottesca la difesa del Segretario Guidi quando ella afferma che la Banca Centrale è autonoma, ed il Governo non avrebbe potuto fare niente. Ma come, il Governo, anche attraverso il CCR, non era in grado di valutare l’azione scellerata che si stava perpetuando ai danni della Repubblica e dei sammarinesi?
Si accettava tutto chiudendo gli occhi e turandosi il naso? Ricordiamo in tal senso alcuni provvedimenti osceni, come quello che ha permesso a Cassa di Risparmio di spalmare le perdite in diversi esercizi, quando internamente si raccontava di essere “compliance” (siccome gli inglesismi piacevano tanto al segretario dell’epoca), allo stesso tempo si faceva ridere il mondo intero.
In più, non possiamo dimenticare i cavalli di battaglia adoperati regolarmente da esponenti dell’attuale maggioranza, i quali sostenevano come un mantra che “dobbiamo mettere il sistema finanziario e bancario sammarinese in sicurezza”. Alla faccia della sicurezza, in due anni siamo stati capaci di distruggerlo il sistema, ed in tempi da record.
È vero, le responsabilità di un sistema finanziario in crisi arrivano da lontano, ma le politiche messe in atto per renderlo solido sono state tragicomiche. I soldi sono finiti, ma i governativi si guardano bene dal confessare il perché i soldi siano finiti. Il perché è per noi molto chiaro: sono stati spesi per le banche almeno 650 mln di Euro, senza un progetto di sistema; infatti da anni le banche non producono utili e di conseguenza non pagano tasse; gli speculatori tollerati dai vari governi, che si sono succeduti negli ultimi anni, hanno fatto sì che le casse venissero erose, e le hanno impoverite.
La necessità di un progetto di sistema a medio lungo termine, come abbiamo già sostenuto in precedenza, è imprescindibile. Purtroppo Adesso.sm ha dimostrato di non essere in grado di farlo, poiché galleggia tra le ambiguità di uno disegno equivoco, oramai – per fortuna – pubblico, senza prendere posizione con fermezza a favore della cittadinanza.
L'affermazione in Consiglio Grande e Generale del consigliere Luca Boschi (Civico10) secondo il quale “nessuna banca si salverà in San Marino, se non abbiamo un progetto complessivo di sistema", è condivisibile. Ci aspettiamo delle azioni conseguenti! Si prendano le distanze da un tale scempio!
È necessario cacciare e perseguire immediatamente i collaboratori, i collusi, i conniventi, i complici, coloro i quali hanno posto in essere lo “sporco piano criminale”, gli esecutori materiali, così come gli utili idioti. Dobbiamo chiedere che vengano rimborsati i danni al Paese tutto. Diversamente San Marino pagherà in solido i danni causati da pochi in malafede.
Il nostro governo è alla stregua di un medico dilettante, che prescrive una cura abnorme e fuori misura ad un suo paziente malato, e invece di guarirlo lo assassina. I governativi non fanno altro che chiedere sacrifici, annunciare tagli, favorire l’aumento delle tasse, comunicare nuovi debiti e nuovi vincoli. Movimento Ideali Socialisti vuole percorrere la strada della trasparenza e della legalità, mentre ci pare che chi ci governa abbia scelto la via della decozione. Serve riaprire e ristabilire subito i rapporti con l’Italia. A questo punto veramente noi diciamo con forza, basta! Non è accettabile che con una tale inettitudine si continui a governare il Paese, causando danni incalcolabili: è tempo che si lasci il passo per manifesta incapacità.
Rivolgiamo un pensiero a tutti coloro i quali, direttamente o indirettamente - ma sempre consapevolmente - hanno coperto e spalleggiato le scelte e le decisioni di personaggi innominabili, che senza amore e sentimento per il nostro Paese, l’hanno saccheggiato e violentato; vergognatevi. Il Paese attende giustizia.
Ufficio Stampa MIS
Si potrebbe essere felici per questa conclusione, che rappresenta, speriamo, la fine di un periodo storico dominato da soggetti tutt’altro che trasparenti, se non fosse che la nostra Repubblica con questo epilogo rimane in una situazione finanziaria tragica; di fatto i cittadini si trovano in braghe di tela.
Movimento Ideali Socialisti non vuole fare processi, dei quali si occuperà la magistratura a tempo debito, ma alcune considerazioni politiche sono per noi doverose. Innanzitutto, non possiamo non evidenziare le gravi responsabilità del Governo. Per chi non si ricorda, infatti, l’Esecutivo ha difeso ad oltranza Grais & Company, avallando rispettive decisioni e strategiche. È grottesca la difesa del Segretario Guidi quando ella afferma che la Banca Centrale è autonoma, ed il Governo non avrebbe potuto fare niente. Ma come, il Governo, anche attraverso il CCR, non era in grado di valutare l’azione scellerata che si stava perpetuando ai danni della Repubblica e dei sammarinesi?
Si accettava tutto chiudendo gli occhi e turandosi il naso? Ricordiamo in tal senso alcuni provvedimenti osceni, come quello che ha permesso a Cassa di Risparmio di spalmare le perdite in diversi esercizi, quando internamente si raccontava di essere “compliance” (siccome gli inglesismi piacevano tanto al segretario dell’epoca), allo stesso tempo si faceva ridere il mondo intero.
In più, non possiamo dimenticare i cavalli di battaglia adoperati regolarmente da esponenti dell’attuale maggioranza, i quali sostenevano come un mantra che “dobbiamo mettere il sistema finanziario e bancario sammarinese in sicurezza”. Alla faccia della sicurezza, in due anni siamo stati capaci di distruggerlo il sistema, ed in tempi da record.
È vero, le responsabilità di un sistema finanziario in crisi arrivano da lontano, ma le politiche messe in atto per renderlo solido sono state tragicomiche. I soldi sono finiti, ma i governativi si guardano bene dal confessare il perché i soldi siano finiti. Il perché è per noi molto chiaro: sono stati spesi per le banche almeno 650 mln di Euro, senza un progetto di sistema; infatti da anni le banche non producono utili e di conseguenza non pagano tasse; gli speculatori tollerati dai vari governi, che si sono succeduti negli ultimi anni, hanno fatto sì che le casse venissero erose, e le hanno impoverite.
La necessità di un progetto di sistema a medio lungo termine, come abbiamo già sostenuto in precedenza, è imprescindibile. Purtroppo Adesso.sm ha dimostrato di non essere in grado di farlo, poiché galleggia tra le ambiguità di uno disegno equivoco, oramai – per fortuna – pubblico, senza prendere posizione con fermezza a favore della cittadinanza.
L'affermazione in Consiglio Grande e Generale del consigliere Luca Boschi (Civico10) secondo il quale “nessuna banca si salverà in San Marino, se non abbiamo un progetto complessivo di sistema", è condivisibile. Ci aspettiamo delle azioni conseguenti! Si prendano le distanze da un tale scempio!
È necessario cacciare e perseguire immediatamente i collaboratori, i collusi, i conniventi, i complici, coloro i quali hanno posto in essere lo “sporco piano criminale”, gli esecutori materiali, così come gli utili idioti. Dobbiamo chiedere che vengano rimborsati i danni al Paese tutto. Diversamente San Marino pagherà in solido i danni causati da pochi in malafede.
Il nostro governo è alla stregua di un medico dilettante, che prescrive una cura abnorme e fuori misura ad un suo paziente malato, e invece di guarirlo lo assassina. I governativi non fanno altro che chiedere sacrifici, annunciare tagli, favorire l’aumento delle tasse, comunicare nuovi debiti e nuovi vincoli. Movimento Ideali Socialisti vuole percorrere la strada della trasparenza e della legalità, mentre ci pare che chi ci governa abbia scelto la via della decozione. Serve riaprire e ristabilire subito i rapporti con l’Italia. A questo punto veramente noi diciamo con forza, basta! Non è accettabile che con una tale inettitudine si continui a governare il Paese, causando danni incalcolabili: è tempo che si lasci il passo per manifesta incapacità.
Rivolgiamo un pensiero a tutti coloro i quali, direttamente o indirettamente - ma sempre consapevolmente - hanno coperto e spalleggiato le scelte e le decisioni di personaggi innominabili, che senza amore e sentimento per il nostro Paese, l’hanno saccheggiato e violentato; vergognatevi. Il Paese attende giustizia.
Ufficio Stampa MIS
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