Durante la sessione consiliare che si aprirà lunedì, arriveranno in Consiglio Grande e Generale 5 istanze d’arengo che puntano alla depenalizzazione dell’aborto.
Le associazioni laicali nei giorni scorsi si sono prodigate in iniziative e interventi per difendere la vita ad ogni costo, come se la donna che fa questa scelta dolorosa non fosse meritevole di tutela, equiparandola alla stregua di una persona che “ammazza”.
Sinistra Unita ha da sempre sostenuto la necessità non solo di depenalizzare l’aborto (ancora reato penale), ma di normarlo, garantire il servizio all’interno della struttura ospedaliera, fare corsi di sensibilizzazione già nelle scuole per la procreazione cosciente e responsabile e migliorare l’accesso ai metodi contraccettivi e alla pillola del giorno dopo (che non è una pillola abortiva, ma blocca semplicemente l’ovulazione). Questi enunciati li abbiamo approfonditi e messi a disposizione in un progetto di legge che è possibile vedere tramite il nostro sito www.sinistraunita.sm ( link diretto: http://www.sinistraunita.sm/diritti-civili-basta-tentennamenti-presentati-3-progetti-di-legge/ )
Come gruppo consiliare Sinistra Unita-LabDem sosterremo le 5 istanze perché riteniamo non più rinviabile questo atto di civiltà per il nostro Paese e promuoviamo il pieno riconoscimento dell’autodeterminazione della donna.
Venerdì scorso le associazioni laicali hanno fatto una conferenza dal titolo: “uno di noi: affinché nessuno sia lasciato indietro” durante la quale è stato possibile firmare due istanze per bloccare la depenalizzazione dell’aborto, “riaffermare la dignità della vita fin dal concepimento e a richiedere un maggior coinvolgimento delle associazioni, accanto al pubblico, per il sostegno e la tutela della vita in ogni sua fase”.
Ci lascia sconcertati come la donna sia percepita in questi discorsi “laicali”: come strumento, incubatrice, fattrice, madre “costi quel che costi” e mai persona con assoluta dignità, senziente e capace di autodeterminarsi.
Quindi, in questo Consiglio Grande e Generale faremo in modo che NESSUNA SIA LASCIATA INDIETRO, che nessuna cittadina venga additata per le proprie scelte più intime, che nessuna cittadina subisca la riduzione della sua umanità, a mero strumento procreativo. Faremo in modo che a ciascuna venga riconosciuta finalmente la possibilità di scegliere in maniera sicura e, soprattutto, vogliamo sconfiggere il falso perbenismo e l’ipocrisia di chi accetta che le nostre donne si debbano arrangiare fuori. Non lasceremo sole le donne in questa battaglia di civiltà e auspichiamo che le altre forze politiche affrontino laicamente la questione e tenendo ben presente la dignità delle concittadine.
Sinistra Unita
Le associazioni laicali nei giorni scorsi si sono prodigate in iniziative e interventi per difendere la vita ad ogni costo, come se la donna che fa questa scelta dolorosa non fosse meritevole di tutela, equiparandola alla stregua di una persona che “ammazza”.
Sinistra Unita ha da sempre sostenuto la necessità non solo di depenalizzare l’aborto (ancora reato penale), ma di normarlo, garantire il servizio all’interno della struttura ospedaliera, fare corsi di sensibilizzazione già nelle scuole per la procreazione cosciente e responsabile e migliorare l’accesso ai metodi contraccettivi e alla pillola del giorno dopo (che non è una pillola abortiva, ma blocca semplicemente l’ovulazione). Questi enunciati li abbiamo approfonditi e messi a disposizione in un progetto di legge che è possibile vedere tramite il nostro sito www.sinistraunita.sm ( link diretto: http://www.sinistraunita.sm/diritti-civili-basta-tentennamenti-presentati-3-progetti-di-legge/ )
Come gruppo consiliare Sinistra Unita-LabDem sosterremo le 5 istanze perché riteniamo non più rinviabile questo atto di civiltà per il nostro Paese e promuoviamo il pieno riconoscimento dell’autodeterminazione della donna.
Venerdì scorso le associazioni laicali hanno fatto una conferenza dal titolo: “uno di noi: affinché nessuno sia lasciato indietro” durante la quale è stato possibile firmare due istanze per bloccare la depenalizzazione dell’aborto, “riaffermare la dignità della vita fin dal concepimento e a richiedere un maggior coinvolgimento delle associazioni, accanto al pubblico, per il sostegno e la tutela della vita in ogni sua fase”.
Ci lascia sconcertati come la donna sia percepita in questi discorsi “laicali”: come strumento, incubatrice, fattrice, madre “costi quel che costi” e mai persona con assoluta dignità, senziente e capace di autodeterminarsi.
Quindi, in questo Consiglio Grande e Generale faremo in modo che NESSUNA SIA LASCIATA INDIETRO, che nessuna cittadina venga additata per le proprie scelte più intime, che nessuna cittadina subisca la riduzione della sua umanità, a mero strumento procreativo. Faremo in modo che a ciascuna venga riconosciuta finalmente la possibilità di scegliere in maniera sicura e, soprattutto, vogliamo sconfiggere il falso perbenismo e l’ipocrisia di chi accetta che le nostre donne si debbano arrangiare fuori. Non lasceremo sole le donne in questa battaglia di civiltà e auspichiamo che le altre forze politiche affrontino laicamente la questione e tenendo ben presente la dignità delle concittadine.
Sinistra Unita
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