L’umorismo esibito da Repubblica Futura (alias Alleanza Popolare) nella nota stampa del dieci maggio scorso mal si accompagna ad un soggetto politico i cui tratti originari e distintivi stanno all’opposto della risata. Elitarismo, malanimo e livore sono le uniche espressioni di cui AP è realmente capace. La sua era governativa ha avuto inizio nel 2006, sotto il segno della moralità pubblica. Gli àristos (i migliori) ci avevano promesso un Paese liberato dalle corruttele, dalla disonestà e dalle ingiustizie. I loro tredici anni di egemonia ci hanno consegnato solo macerie. Macerie nelle istituzioni, macerie nell’economia e macerie nella comunità, sempre più divisa e indebolita dal clima da caccia alle streghe creato e voluto dalla stessa AP per legittimare sé stessa. La relazione Fincapital e il processo Mazzini non sono stati purtroppo dei momenti rifondanti, ma delle tempeste di distruzione magistralmente utilizzate da AP per soverchiare il quadro politico e instaurare il proprio dominio. Un dominio conclusosi in farsa nel 2016 con la stessa AP che per sopravvivere al proprio fallimento non s’è fatta scrupoli a stringere un patto politico con il partito simbolo del processo Mazzini e con il potere economico simbolo dell’affarismo politico. Le facezie di AP sono goffaggini rancorose praticate con lo scopo di uscire dal proprio isolamento politico. E non fanno ridere. Né tantomeno possono essere considerate come un contributo alla riflessione. Lo sradicamento del virus era la condizione base per riportare visitatori in territorio. E in questo il Governo ha ottenuto un ottimo risultato. Ma non s’è fermato a questo. Ad ogni modo, per parte nostra, considereremo di rispondere ai giudizi dei “migliori” solo il giorno in cui ammetteranno di essere stati i “peggiori”.
Ufficio Stampa NPR