Sono profondamente rispettosa delle differenti visioni o progetti di sviluppo per il Paese che singoli o attori diversi della società possono avere; poco utili trovo invece le critiche a tutto campo, non circostanziate e a volte basate su asserzioni false su quanto il Governo ha in animo di fare o sta facendo - che spesso leggo e sento da più fonti - in assenza di qualsiasi alternativa valida.
Tutti chiedono giustamente a gran voce nuove opportunità di ricchezza e posti di lavoro ma ogni iniziativa di un certo spessore viene osteggiata ancor prima che ne siano chiariti i termini e che venga presentata un'analisi costo-benefici.
Mi riferisco nel caso di specie al cosiddetto "Polo del lusso", che dovrebbe nascere nell'area di Rovereta, argomento di particolare attualità.
Da anni ci chiediamo perché a San Marino le grandi firme non vengano. Appare dunque stupefacente che questa iniziativa, la prima che le porterebbe a San Marino, venga osteggiata prima ancora di conoscere tutte le condizioni legate al suo insediamento.
E’ un progetto che darà un grosso impulso all’occupazione di fasce di lavoratori e lavoratrici oggi fortemente colpite dalla crisi e che permetterà un consistente introito a livello di monofase. Le due cose insieme già da sole significano minori uscite per gli ammortizzatori sociali, nuove opportunità di lavoro e maggiori risorse da dedicare alle necessità di sviluppo ed infrastrutturali del Paese.
Per varie ragioni, illustrate in più sedi a molti, compresi i rappresentanti dei commercianti, si è resa necessaria una variante di PRG che andrà in seconda lettura a luglio, secondo quanto previsto dalla legge. Lo studio di impatto ambientale nonché quello relativo ai necessari interventi urbani sono in corso di elaborazione e verranno condivisi, come già anticipato in Consiglio Grande e Generale nel corso della prima lettura, con tutte le forze politiche e con l’opinione pubblica in quanto l’obiettivo è semplicemente quello di realizzare qualcosa di positivo per il Paese.
Gli investitori hanno già illustrato alle forze politiche, sociali ed a varie categorie economiche le ragioni della loro scelta ed effettueranno ulteriori incontri, quelli che saranno necessari per accompagnare il progetto in ogni sua fase.
In aggiunta, si fa presente che questo genere di insediamenti porta nel luogo prescelto tanti turisti in più. Al momento, in analogia con ciò che avviene in tanti altri contesti similari, si ipotizza un aumento di visitatori di 2 milioni all’anno. E’ già stato ripetutamente assicurato che saranno previste varie modalità per indirizzare nel centro storico il maggior numero possibile dei potenziali 2 milioni di visitatori annui stimati dagli imprenditori.
Gli studi di mercato realizzati dagli investitori hanno evidenziato le grandi potenzialità di un insediamento di tale tipo nella zona medio-adriatica da Bologna ad Ancona. La scelta è ricaduta sulla nostra Repubblica per diversi motivi. Qualora non si trovassero le condizioni necessarie all’investimento a San Marino il progetto non verrebbe accantonato, al contrario i promotori individuerebbero un’altra collocazione all’interno del bacino Bologna - Ancona. Ricordo solo che in passato non abbiamo voluto in territorio vari investimenti che si sono insediati nel circondario. Sappiamo tutti dove sono e chi ne ha beneficiato: non certo la Repubblica, che ci ha solo rimesso senza averne alcun vantaggio. L'esperienza dovrebbe averci insegnato qualcosa.
Questo progetto inoltre, al contrario di quanto qualcuno ama ripetere, non è un intervento isolato individuato come soluzione a tutti i problemi della Repubblica; è invece un tassello del complessivo piano approvato dal Consiglio Grande e Generale nel dicembre scorso e rinnovato nel suo impegno nella sessione consiliare di aprile.
Basta una passeggiata in centro storico per vedere le numerose gru che stanno completando lavori di riqualificazione del centro stesso avviati da tempo. Si tratta di interventi strutturali importanti, anche dal punto di vista economico, che mirano a sfruttare al meglio le enormi potenzialità dell’aerea UNESCO. Tra i principali interventi ricordo la ristrutturazione della Loggia dei Volontari (che ospiterà la rinnovata Galleria di Arte Moderna) e del Cantone, il restauro della Parva Domus e della chiesa di San Francesco, il rifacimento di pavimentazione e arredo urbano in diversi punti.
Tra i progetti già programmati, sempre nell’ottica di realizzare un polo museale diffuso, figurano il Museo Galleria Montale, il Museo Filatelico Numismatico e il sito archeologico della Tanaccia.
Inoltre con la legge di spesa da 30 milioni di euro appena varata si andranno a realizzare, grazie anche a capitali di privati, importanti opere che comprendono nuovi parcheggi, il Polo Museale, la riqualificazione della Cava degli Umbri e della Cava Antica ed il recupero di immobili del centro storico a forte valenza turistica. Per cui il centro storico mi pare tutt’altro che dimenticato, anzi. Sono altresì previsti interventi per valorizzare il centro storico di Borgo Maggiore, anch’esso patrimonio UNESCO.
Il Governo e la maggioranza sono impegnati a proseguire il percorso di riforme atto a rendere il nostro Paese appetibile agli occhi di imprenditori esteri seri. Ora che la comunità internazionale ha chiaramente e ripetutamente riconosciuto il percorso virtuoso compiuto non credo che alzare barricate per proteggere un passato che non tornerà più giovi a qualcuno. Va da sé che gli investimenti dei Sammarinesi saranno i benvenuti, se ce ne saranno. Il mio auspicio è che si voglia lavorare insieme per attrarre e valorizzare capitale umano e finanziario nell'interesse della collettività intera e non per proteggere interessi particolari.
Comunicato stampa
Segreteria Territorio
Tutti chiedono giustamente a gran voce nuove opportunità di ricchezza e posti di lavoro ma ogni iniziativa di un certo spessore viene osteggiata ancor prima che ne siano chiariti i termini e che venga presentata un'analisi costo-benefici.
Mi riferisco nel caso di specie al cosiddetto "Polo del lusso", che dovrebbe nascere nell'area di Rovereta, argomento di particolare attualità.
Da anni ci chiediamo perché a San Marino le grandi firme non vengano. Appare dunque stupefacente che questa iniziativa, la prima che le porterebbe a San Marino, venga osteggiata prima ancora di conoscere tutte le condizioni legate al suo insediamento.
E’ un progetto che darà un grosso impulso all’occupazione di fasce di lavoratori e lavoratrici oggi fortemente colpite dalla crisi e che permetterà un consistente introito a livello di monofase. Le due cose insieme già da sole significano minori uscite per gli ammortizzatori sociali, nuove opportunità di lavoro e maggiori risorse da dedicare alle necessità di sviluppo ed infrastrutturali del Paese.
Per varie ragioni, illustrate in più sedi a molti, compresi i rappresentanti dei commercianti, si è resa necessaria una variante di PRG che andrà in seconda lettura a luglio, secondo quanto previsto dalla legge. Lo studio di impatto ambientale nonché quello relativo ai necessari interventi urbani sono in corso di elaborazione e verranno condivisi, come già anticipato in Consiglio Grande e Generale nel corso della prima lettura, con tutte le forze politiche e con l’opinione pubblica in quanto l’obiettivo è semplicemente quello di realizzare qualcosa di positivo per il Paese.
Gli investitori hanno già illustrato alle forze politiche, sociali ed a varie categorie economiche le ragioni della loro scelta ed effettueranno ulteriori incontri, quelli che saranno necessari per accompagnare il progetto in ogni sua fase.
In aggiunta, si fa presente che questo genere di insediamenti porta nel luogo prescelto tanti turisti in più. Al momento, in analogia con ciò che avviene in tanti altri contesti similari, si ipotizza un aumento di visitatori di 2 milioni all’anno. E’ già stato ripetutamente assicurato che saranno previste varie modalità per indirizzare nel centro storico il maggior numero possibile dei potenziali 2 milioni di visitatori annui stimati dagli imprenditori.
Gli studi di mercato realizzati dagli investitori hanno evidenziato le grandi potenzialità di un insediamento di tale tipo nella zona medio-adriatica da Bologna ad Ancona. La scelta è ricaduta sulla nostra Repubblica per diversi motivi. Qualora non si trovassero le condizioni necessarie all’investimento a San Marino il progetto non verrebbe accantonato, al contrario i promotori individuerebbero un’altra collocazione all’interno del bacino Bologna - Ancona. Ricordo solo che in passato non abbiamo voluto in territorio vari investimenti che si sono insediati nel circondario. Sappiamo tutti dove sono e chi ne ha beneficiato: non certo la Repubblica, che ci ha solo rimesso senza averne alcun vantaggio. L'esperienza dovrebbe averci insegnato qualcosa.
Questo progetto inoltre, al contrario di quanto qualcuno ama ripetere, non è un intervento isolato individuato come soluzione a tutti i problemi della Repubblica; è invece un tassello del complessivo piano approvato dal Consiglio Grande e Generale nel dicembre scorso e rinnovato nel suo impegno nella sessione consiliare di aprile.
Basta una passeggiata in centro storico per vedere le numerose gru che stanno completando lavori di riqualificazione del centro stesso avviati da tempo. Si tratta di interventi strutturali importanti, anche dal punto di vista economico, che mirano a sfruttare al meglio le enormi potenzialità dell’aerea UNESCO. Tra i principali interventi ricordo la ristrutturazione della Loggia dei Volontari (che ospiterà la rinnovata Galleria di Arte Moderna) e del Cantone, il restauro della Parva Domus e della chiesa di San Francesco, il rifacimento di pavimentazione e arredo urbano in diversi punti.
Tra i progetti già programmati, sempre nell’ottica di realizzare un polo museale diffuso, figurano il Museo Galleria Montale, il Museo Filatelico Numismatico e il sito archeologico della Tanaccia.
Inoltre con la legge di spesa da 30 milioni di euro appena varata si andranno a realizzare, grazie anche a capitali di privati, importanti opere che comprendono nuovi parcheggi, il Polo Museale, la riqualificazione della Cava degli Umbri e della Cava Antica ed il recupero di immobili del centro storico a forte valenza turistica. Per cui il centro storico mi pare tutt’altro che dimenticato, anzi. Sono altresì previsti interventi per valorizzare il centro storico di Borgo Maggiore, anch’esso patrimonio UNESCO.
Il Governo e la maggioranza sono impegnati a proseguire il percorso di riforme atto a rendere il nostro Paese appetibile agli occhi di imprenditori esteri seri. Ora che la comunità internazionale ha chiaramente e ripetutamente riconosciuto il percorso virtuoso compiuto non credo che alzare barricate per proteggere un passato che non tornerà più giovi a qualcuno. Va da sé che gli investimenti dei Sammarinesi saranno i benvenuti, se ce ne saranno. Il mio auspicio è che si voglia lavorare insieme per attrarre e valorizzare capitale umano e finanziario nell'interesse della collettività intera e non per proteggere interessi particolari.
Comunicato stampa
Segreteria Territorio
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