Questa mattina le Organizzazioni Sindacali si sono incontrate con il Governo per proseguire il confronto sul precariato. L’USL ritiene che la discussione sia stata largamente insoddisfacente: la Delegazione di Governo incaricata invece di presentare soluzioni chiare e definitive si è limitata a riproporre vecchie ricette che, come avvenuto in passato, non hanno risolto le problematiche tuttora presenti.
Regole e tempistiche certe, regimi definiti, trattamenti equi sono alcuni dei punti portati avanti dalla nostra organizzazione al fine di eliminare definitivamente il problema del precariato nel Settore Pubblico Allargato.
Pur ponendoci con senso di responsabilità nei confronti delle contingenti esigenze manifestate dall’amministrazione, ribadiamo la nostra convinzione di giungere ad un accordo che, oltre a regolarizzare correttamente gli attuali precari, preveda regole chiare per i futuri accessi nel settore pubblico allargato, tracciando una linea netta tra il passato ed il futuro, mettendo la parola fine alle disparità di trattamento fin qui perpetrate.
Sottolineiamo inoltre con forza come la regolarizzazione dovrà necessariamente essere operata riconoscendo al personale l’attuale regime normativo e retributivo, considerato che, nel corso degli anni di lavoro, i dipendenti hanno maturato, per via del comportamento posto in essere dall’amministrazione, una legittima aspettativa a vedersi riconosciuto definitivamente il regime giuridico fino ad ora applicato.
Nell’incontro si è iniziato a discutere anche del rinnovo del contratto di lavoro, tuttavia anche su tale tema non si è riscontrata nella controparte di Governo l’intenzione di intervenire in maniera organica e strutturata optando, come oramai è prassi, per interventi parziali e disarticolati.
Per queste ragioni l’USL continuerà a portare avanti le proprie proposte, allo scopo di tutelare le professionalità e giungere, finalmente, ad un regime pubblico moderno e competitivo capace di rispondere efficacemente alle nuove sfide.
Comunicato stampa
Federazione Pubblico Impiego
Regole e tempistiche certe, regimi definiti, trattamenti equi sono alcuni dei punti portati avanti dalla nostra organizzazione al fine di eliminare definitivamente il problema del precariato nel Settore Pubblico Allargato.
Pur ponendoci con senso di responsabilità nei confronti delle contingenti esigenze manifestate dall’amministrazione, ribadiamo la nostra convinzione di giungere ad un accordo che, oltre a regolarizzare correttamente gli attuali precari, preveda regole chiare per i futuri accessi nel settore pubblico allargato, tracciando una linea netta tra il passato ed il futuro, mettendo la parola fine alle disparità di trattamento fin qui perpetrate.
Sottolineiamo inoltre con forza come la regolarizzazione dovrà necessariamente essere operata riconoscendo al personale l’attuale regime normativo e retributivo, considerato che, nel corso degli anni di lavoro, i dipendenti hanno maturato, per via del comportamento posto in essere dall’amministrazione, una legittima aspettativa a vedersi riconosciuto definitivamente il regime giuridico fino ad ora applicato.
Nell’incontro si è iniziato a discutere anche del rinnovo del contratto di lavoro, tuttavia anche su tale tema non si è riscontrata nella controparte di Governo l’intenzione di intervenire in maniera organica e strutturata optando, come oramai è prassi, per interventi parziali e disarticolati.
Per queste ragioni l’USL continuerà a portare avanti le proprie proposte, allo scopo di tutelare le professionalità e giungere, finalmente, ad un regime pubblico moderno e competitivo capace di rispondere efficacemente alle nuove sfide.
Comunicato stampa
Federazione Pubblico Impiego
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