Il Consiglio Grande e Generale, all’unanimità, ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad avviare concretamente il percorso di riconoscimento dello Stato della Palestina. Il compito verrà svolto attraverso passi tutti importanti: - l’accreditamento dell’Ambasciatore Palestinese a San Marino e l’avvio delle procedure per ottenere l’accreditamento di un Ambasciatore sammarinese presso l’autorità Palestinese; - il pieno sostegno presso le Nazioni Unite affinché la Palestina venga ammessa ufficialmente e a tutti gli effetti come Stato membro dell’Assemblea Generale; - il sostegno alle politiche di mediazione per ottenere condizioni di pace stabile nell’area; - l’atto formale di riconoscimento dello Stato Palestinese come legittima entità che afferisce ad uno specifico territorio e rappresenta l’intero suo popolo. Libera è orgogliosa che la Repubblica di San Marino abbia intrapreso questa strada, l’unica possibile affinché si giunga ad un accordo che rispetti i confini territoriali, purtroppo ancor oggi sottoposti a forti tensioni, e garantisca la piena autonomia e autodeterminazione di un popolo, quello Palestinese, che vive sotto occupazione militare da parte dell’esercito israeliano. Il reciproco riconoscimento dei due Stati, quello Israeliano e quello Palestinese, il rispetto dei confini e della sovranità, sono elementi imprescindibili per raggiungere la pace in un territorio che vede oggi purtroppo la popolazione civile costretta a vivere in condizioni disumane, migliaia di bambini morire o essere mutilati dalle bombe lanciate su Gaza, ospedali, scuole, moschee abbattute, strade e infrastrutture gravemente danneggiate divenute ormai impraticabili. Libera condanna, ponendoli sullo stesso piano, gli atti di terrorismo messi in atto a discapito della popolazione civile palestinese e israeliana, confidando che la Corte Internazionale di Giustizia emetta al più presto condanne chiare e definitive e stabilisca sanzioni nei confronti di chi si è macchiato e si sta macchiando di tale brutalità genocida. Libera ritiene che il percorso intrapreso da San Marino possa essere d’esempio anche per altri Stati europei, indicando in modo inequivocabile come il riconoscimento dello Stato Palestinese rappresenti una condizione certa e una solida base, da cui partire perché vengano definiti accordi che, garantendo la sicurezza di entrambi i popoli, responsabilizzi la comunità internazionale ad essere reale garante della stabilità nell’intera area medio orientale. Nel contempo l’impegno che la Repubblica di San Marino si assume è anche quello di partecipare attivamente ai programmi di accoglienza dei soggetti più deboli, bambini in primis, affinché si possa dare assistenza e rifugio a chi sta vivendo il dramma della guerra sul proprio territorio. L’ordine del giorno approvato ieri, grazie anche ad una complicata opera di mediazione cui il nostro gruppo ha dato un contributo significativo, ha alla fine ricevuto il supporto di tutte le forze politiche. I passi che il Governo si accinge a fare, anche grazie alla convinta iniziativa del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, e alle sollecitazioni manifestate dal collettivo per la Palestina unito ad un gran numero di cittadini, rappresentano un importantissimo segnale capace di porre fine al conflitto che si perpetua ormai da più di 70 anni, dando finalmente una risposta alle legittime aspirazioni dell’intero popolo palestinese.
cs Il Gruppo Consiliare di Libera