L’anno che abbiamo appena iniziato sarà l’anno della svolta per i rapporti della Repubblica di San Marino? Sono in tanti a chiederlo e in tanti stanno interpellando Repubblica Futura per avere notizie. Poche e servite con il contagocce le informazioni da parte dell’inquilino del primo piano di Palazzo Begni: “Mi auguro che il 2025 sia l’anno della conclusione di un lungo processo. Siamo un po’ in ritardo rispetto a quelle che erano le previsioni”, ha detto il Segretario di Stato agli Esteri in una intervista di qualche giorno fa. E’ evidente la distanza siderale rispetto alle dichiarazioni pre-elettorali e a quanto, solo un anno fa, lo stesso Beccari comunicava nelle sedi istituzionali alle richieste di informazioni di Repubblica Futura. Allora come oggi siamo preoccupati rispetto allo status di un negoziato che riteniamo cruciale per il destino della Repubblica, per i nostri cittadini e le attività economiche. Lo facciamo con spirito costruttivo rispetto a un tema su cui riteniamo il Paese debba approcciarsi unito e consapevole. Rileviamo come Andorra, paese che insieme a noi sta affrontando questo negoziato, stia intensificando le attività di preparazione e di informazione alla cittadinanza. Il capo del governo di Andorra, Xavier Espot,ha recentemente incontrato a Bruxelles il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per discutere lo stato di avanzamento degli aspetti relativi all’accordo di associazione e ha dichiarato: “Avevamo tutti pensato a un calendario più breve, ma è chiaro che uno strumento come questo richiede il giusto tempo”. Ha poi riferito che il vicepresidente esecutivo della Commissione è stato cauto e non ha anticipato alcuna data per il completamento del processo di conclusione dell'accordo. “Questo ritardo non pregiudica in alcun modo la chiara volontà di questo governo (di Andorra, ndr) di sottoporre il progetto di accordo di associazione a una consultazione popolare, che sarà politicamente vincolante e consentirà agli andorrani di decidere se vogliono o meno questo accordo", ha concluso Xavier Espot. A San Marino, invece, o si prova a interpellare il governo, sempre più ermetico sull’argomento, nella Commissione Affari Esteri oppure si attende qualche annuncio a mezzo stampa. Addirittura il Congresso di Stato qualche giorno fa, con delibera n. 23 del 23 dicembre 2024, ha trasferito 25.000 euro dal cap. 1-1-1810 “Oneri per lo sviluppo delle relazioni con l’Unione Europea e lo Spazio Economico Europeo” ad altri capitoli di spesa più ludici, come spese di rappresentanza, spese varie, omaggi filatelici e numismatici. Come se nel 2024 non vi sia stata la necessità di investire, anche risorse economiche, sul tema relazioni con l’Unione europea. Tale scelta, che non è sostanziale e siamo i primi a dirlo, è però la spia di un atteggiamento del governo, dell’interno governo - il tema infatti non è solo ascrivibile al dicastero degli esteri - di totale attendismo rispetto agli eventi. Da notare ancora come il governo di Andorra abbia addirittura attivato un servizio di informazione gestito con l’intelligenza artificiale, con un assistente denominato Meritxell, per dare informazioni sull’accordo. Repubblica Futura chiede una svolta di atteggiamento verso il Paese e verso l’Unione europea, alla quale occorre fare presente - tutti insieme - come vi sia ormai l’esigenza di chiudere un dossier che ha interessato quattro legislature nel nostro Paese. Dobbiamo iniziare ad avere dei punti fermi e costruire tutte le strutture che ci permetteranno di gestire l’accordo massimizzando i benefici. Serve uno slancio e un atteggiamento nuovo del Congresso di Stato sulle relazioni con l’Unione europea. Non c’è nulla da nascondere, soprattutto se i problemi non dipendono da San Marino e soprattutto se vi sono risorse umane e economiche da investire. Andorra usa l’intelligenza artificiale, noi siamo fermi agli omaggi filatelici e numismatici.
c.s. Repubblica Futura