Adesso.sm è pronto a darci il colpo di grazia ricorrendo all’indebitamento con un ente esterno che è internazionalmente riconosciuto per appropriarsi della sovranità degli Stati e imporre politiche di austerità. Cosa fare? Il rapporto con l’Italia è di certo la strada da privilegiare ma i rapporti con Roma sono ibernati, inclusi quelli con Banca d’Italia che fino a un paio di anni fa era pronta a firmare il Memorandum.
Occorre rivedere immediatamente il bilancio di Cassa di Risparmio visto che è il maggior responsabile della mole del debito e che è stato appositamente realizzato dal CdA Montepaschiano che parlava con Confuorti. Cda imposto dal Segretario alle Finanze Celli nonostante il Presidente scelto, Romito, non avesse i requisiti ma solo una missione: confezionare un bilancio liquidatorio che mettesse in ginocchio la banca dei sammarinesi. Per questo motivo quei 534 milioni di perdita sono stati calcolati utilizzando criteri che a San Marino non sono stati ancora recepiti (Basilea 3) e includono una svalutazione di crediti che stavano rientrando.
E i 2 miliardi di crediti Delta? Lì è stato un capolavoro. Tralasciando il fatto che il governo ha parlato per 14 mesi di gestione interna pubblica per gli NPL mentre segretamente era in corso l’asta di vendita, esistono documenti che prevedevano recuperi per 286 milioni sui crediti e alla fine, con il voto di “ben” 7 Consiglieri di Adesso.sm, sono stati svenduti a 109 milioni. Una differenza di 177 milioni. Ma non basta.
Con la scusa della difficoltà di recupero del pacchetto NPL denominato “Arcade” questo è stato svenduto al 7,5%, ma al suo interno c’erano in realtà dei crediti succulenti cioè i crediti sanitari del valore di 60 milioni di cui ben 56 milioni recuperabili. Come trovare un lingotto d’oro tra le cianfrusaglie del robivecchi. Questo tesoro nascosto è composto di crediti sanitari che non sono NPL ma, al contrario, rappresentano un vero e proprio investimento: sono totalmente recuperabili e generano l’8% di interesse annuo.
Quanto ci è costata questa trappola finanziaria?
Lo Stato ha venduto il pacchetto da 2 miliardi e 189 milioni di NPL incassando 109 milioni.
Se consideriamo che quei 109 milioni includono 56 milioni di crediti sanitari, significa che su un pacchetto da oltre due miliardi di NPL lo Stato ha incassato 53 milioni (109-56= 53milioni).
Infatti se al pacchetto di 2.189 miliardi di NPL sottraiamo i 60 milioni di crediti sanitari, scopriamo che su 2.129 miliardi NPL San Marino ha incassato 53 milioni, quindi non il 7.5% ma poco più del 2,5%.
Con questa operazione il Paese ha perso…e allora chi ci ha guadagnato?
Ecco perché abbiamo sempre parlato di avvoltoi della finanza. Perché solo un avvoltoio può, con la giusta classe dirigente, avventarsi con tanta veemenza su una preda già in agonia.
E mentre il governo chiude gli occhi di fronte alla svendita dei nostri lingotti d’oro informa i sammarinesi che “dobbiamo far fronte ad un periodo di indebitamento per non fare crollare il sistema” e che “il Governo deve fare politiche di rigore”.
Rivedere il bilancio di Carisp non è solo una questione di contabilità, ma di sopravvivenza e sovranità. Non possono essere i sammarinesi di oggi e del futuro a dover ripagare i buchi lasciati dai bagordi milionari di finanzieri senza scrupoli.
Cs Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
Occorre rivedere immediatamente il bilancio di Cassa di Risparmio visto che è il maggior responsabile della mole del debito e che è stato appositamente realizzato dal CdA Montepaschiano che parlava con Confuorti. Cda imposto dal Segretario alle Finanze Celli nonostante il Presidente scelto, Romito, non avesse i requisiti ma solo una missione: confezionare un bilancio liquidatorio che mettesse in ginocchio la banca dei sammarinesi. Per questo motivo quei 534 milioni di perdita sono stati calcolati utilizzando criteri che a San Marino non sono stati ancora recepiti (Basilea 3) e includono una svalutazione di crediti che stavano rientrando.
E i 2 miliardi di crediti Delta? Lì è stato un capolavoro. Tralasciando il fatto che il governo ha parlato per 14 mesi di gestione interna pubblica per gli NPL mentre segretamente era in corso l’asta di vendita, esistono documenti che prevedevano recuperi per 286 milioni sui crediti e alla fine, con il voto di “ben” 7 Consiglieri di Adesso.sm, sono stati svenduti a 109 milioni. Una differenza di 177 milioni. Ma non basta.
Con la scusa della difficoltà di recupero del pacchetto NPL denominato “Arcade” questo è stato svenduto al 7,5%, ma al suo interno c’erano in realtà dei crediti succulenti cioè i crediti sanitari del valore di 60 milioni di cui ben 56 milioni recuperabili. Come trovare un lingotto d’oro tra le cianfrusaglie del robivecchi. Questo tesoro nascosto è composto di crediti sanitari che non sono NPL ma, al contrario, rappresentano un vero e proprio investimento: sono totalmente recuperabili e generano l’8% di interesse annuo.
Quanto ci è costata questa trappola finanziaria?
Lo Stato ha venduto il pacchetto da 2 miliardi e 189 milioni di NPL incassando 109 milioni.
Se consideriamo che quei 109 milioni includono 56 milioni di crediti sanitari, significa che su un pacchetto da oltre due miliardi di NPL lo Stato ha incassato 53 milioni (109-56= 53milioni).
Infatti se al pacchetto di 2.189 miliardi di NPL sottraiamo i 60 milioni di crediti sanitari, scopriamo che su 2.129 miliardi NPL San Marino ha incassato 53 milioni, quindi non il 7.5% ma poco più del 2,5%.
Con questa operazione il Paese ha perso…e allora chi ci ha guadagnato?
Ecco perché abbiamo sempre parlato di avvoltoi della finanza. Perché solo un avvoltoio può, con la giusta classe dirigente, avventarsi con tanta veemenza su una preda già in agonia.
E mentre il governo chiude gli occhi di fronte alla svendita dei nostri lingotti d’oro informa i sammarinesi che “dobbiamo far fronte ad un periodo di indebitamento per non fare crollare il sistema” e che “il Governo deve fare politiche di rigore”.
Rivedere il bilancio di Carisp non è solo una questione di contabilità, ma di sopravvivenza e sovranità. Non possono essere i sammarinesi di oggi e del futuro a dover ripagare i buchi lasciati dai bagordi milionari di finanzieri senza scrupoli.
Cs Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
Riproduzione riservata ©