In Consiglio si é svolta la prima lettura del Progetto di Legge “Tutela della salute sessuale e riproduttiva della popolazione sammarinese” promosso da RETE. Come gruppo esprimiamo soddisfazione per avere portato un tema tanto importante in aula. Un tema scomodo per qualcuno ma assolutamente d’attualità anche a livello internazionale. La proposta, infatti, accende i riflettori su diversi aspetti della salute sessuale e riproduttiva della persona, ed interviene sia per potenziare i servizi esistenti sia per introdurre elementi nuovi e importanti come l’assistente sessuale ai disabili, l’epidurale per le partorienti, agevolazioni fiscali su contraccettivi, prodotti d’igiene intima e per neonati, riconoscimento di patologie come l’endometriosi, monitoraggio ecc. Naturalmente alcuni passaggi sono riservati all’interruzione volontaria di gravidanza. Crediamo che il PdL sia stato proposto nel momento più opportuno visto il dibattito già avviato nel paese alla luce del Referendum per la depenalizzazione dell’aborto che, oggi apprendiamo, si celebrerà il prossimo 26 settembre. Tra circa due mesi quindi i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su un tema etico delicato e RETE, nella piena responsabilità del ruolo di legislatore, mette a disposizione non solo un Progetto di Legge in grado eventualmente di recepire il quesito in caso di approvazione, ma soprattutto che tratta a tutto tondo la materia della salute sessuale (femminile, maschile e della coppia) e riproduttiva. Pare invece che i partiti continuino a non volersi confrontare su determinate tematiche, come se non parlarne risolvesse il problema, deresponsabilizzandosi e non entrando nel merito e nel luogo preposto: l’aula consigliare. Il Progetto di Legge si sofferma su tantissimi temi che meriterebbero spazio e attenzione, invece che essere liquidati come “bandierina” da chi in anni e anni di governo si è ben guardato dall’inserire i diritti civili nell’agenda politica, e meno che mai un tema come la salute sessuale. La volontà del Movimento RETE è quella di aprire un confronto serio su argomenti importanti come appunto la prevenzione, la sessualità dei disabili, il sostegno psicologico in varie fasi della vita e la violenza ostetrica: temi che toccano la quotidianità di ogni persona e l’apporto di ogni gruppo consiliare in Commissione sarà necessario per completare una proposta sicuramente perfettibile. Rigettiamo quindi con decisione la retorica populista di un partito come Libera che avrebbe potuto, quando era in maggioranza, portare avanti le proposte legislative popolari, ma non lo ha fatto, pur avendo i numeri in aula per farle approvare. RETE, al contrario, si trova in una compagine governativa in cui i temi sopraesposti non trovano certo un’ampia condivisione, ma ugualmente vuole portare il proprio contributo affinché il dibattito politico abbia luogo. Si sono proposti aspetti trasversali alla materia del Referendum ma non certo in contrapposizione. Il PdL è sicuramente innovativo e all’avanguardia sotto molti punti di vista e risponde anche alle numerose sollecitazioni della popolazione che, da più parti e nel tempo, sono state sottoposte alla politica. Nella veste di legislatori, attenderemo l’esito referendario per conoscere il volere dei cittadini e completare l’iter del Progetto di Legge. Come Movimento invece appoggiamo pienamente il Comitato promotore e contribuiremo ad un dibattito serio sull’interruzione volontaria di gravidanza. I tempi sono maturi.
Cs Movimento RETE