Nella giornata di Domenica 4 Novembre si è celebrata la Ricorrenza del 4 Novembre, Ricordo dei Caduti di tutte le guerre, Festa delle Forze Armate, Festa dell’Unità Nazionale. Il corteo, accompagnato dal Corpo Bandistico, ha fatto tappa in Piazza Silvagni, dove si è tenuto il discorso del Sindaco, di seguito riportato, l'intervento di Elisabetta Raschi dell'Associazione Reduci e Combattenti, nonchè la lettura dei Caduti ad opera dei membri della Giunta. Un gruppo di lettori volontari ha inoltre presentato alcune poesie sul tema, successivamente ci si è spostati in Corteo al Cimitero Capoluogo per la depozione della Corona e la presentazione del Giardino delle Rimembranze. Presso il Cimitero è infatti stato realizzato il Giardino delle Rimembranze, area comunale di dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Ai sensi della Legge regionale in materia di dispersione delle ceneri, è prevista infatti a livello comunale l'individuazione di un'area apposita. Il Comune ha dunque definito l'area e realizzato negli scorsi mesi i lavori. Il Giardino è articolato in due cerchi, uno posto all’interno dell’altro, riempito di ghiaia bianca e circondato da piante, siepi ed arbusti. Chi desidera sostare in preghiera può farlo nelle due panchine appositamente individuate. Per preservare il ricordo dei defunti, è prevista inoltre la possibilità di apporre il loro nome sulla Stele posta all’accesso. Chi desidera disperdere le ceneri dell’estinto nel Giardino delle Rimembranze deve contattare i Servizi Cimiteriali che indicheranno il luogo, le tempistiche e le modalità. La dispersione può essere effettuata da personale autorizzato o da un familiare, previo contatto con l’Ufficio competente. Discorso del Sindaco Buongiorno a tutte e tutti e benvenuti alla celebrazione di questa importante Ricorrenza! Sono per prima cosa a rivolgere il più cordiale saluto, a nome del Comune di San Giovanni in Marignano, alle autorità civili, militari e religiose, ai referenti dell’Associazione Reduci e Combattenti, dell'Anpi, ai rappresentanti di tutte le Forze Armate e dell’Ordine Pubblico, al Corpo Bandistico, alle Associazioni e realtà marignanesi ed a tutti Voi concittadini intervenuti. Oggi siamo qua per celebrare e ricordare il 4 novembre. In questa Domenica ci ritroviamo per RICORDARE ed ONORARE quanti, nel nome dell’Italia, della propria patria, si sono sacrificati e hanno perso la vita. Ma anche per celebrare le NOSTRE FORZE ARMATE e le FORZE DELL’ORDINE che spendono ogni giorno la loro vita per il Bene Comune. E ancora per dare merito e valore alla NOSTRA ITALIA UNITA. Non è un caso che nella stessa giornata si celebrino i Caduti per la Patria, l’Unità d’Italia e le Forze Armate: per arrivare all’Unità si è dovuto combattere e tante persone sono morte e, per difendere questa Unità, per garantirci uno Stato in PACE, ogni giorno le Forze Armate sono sul campo per offrirci sicurezza e protezione. Questo è dunque un momento denso di significato. Il 4 novembre 1918, con l’armistizio di Villa Giusti, terminava il primo conflitto mondiale, la GRANDE GUERRA, che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del ‘900, determinando radicali mutamenti politici e sociali. Da quel momento si inizia a disegnare l’Italia unita e si pongono le basi per il futuro, che è oggi il nostro presente. Per questo continuiamo a radunarci INSIEME in questa Piazza ed attorno al Monumento ai Caduti ogni anno. Per questo ogni anno per noi il 4 novembre ha un forte valore simbolico: è una chiamata a ritrovarci, UNITI, a ricordare e fare memoria, ripercorrere la storia di fatiche e sacrifici fatti da chi ci ha preceduto e che oggi ci permettono di essere qua. Ma questa è anche l’occasione per esprimere la nostra gratitudine verso chi ogni giorno si impegna a proteggerci e, con la sua presenza, ci trasmette sicurezza. Questa giornata deve dunque essere una chiamata all’Azione anche per tutti noi. Essere qua deve rappresentare uno stimolo a costruire un mondo basato sulla pace e sul rispetto reciproco, a partire dalla nostra comunità. È opportuno dunque sensibilizzare tutta la comunità, partendo dalle nuove generazioni. Per questo è fondamentale essere presenti oggi: è una data che è sempre più lontana nel calendario, 100 anni soprattutto per i più giovani sono un lasso di tempo lunghissimo, ma noi Adulti per primi ci dobbiamo impegnare a trasmettere e condividere il messaggio che porta con sé. Mi auguro dunque che questa ricorrenza coinvolga sempre più cittadini, in modo che la nostra Comunità, e tutte le istanze che la compongono, Associazioni, agenzie educative, singoli, ma anche autorità civili, militari e religiose, si possano unire in questo giorno simbolico per costruire occasioni di incontro a rifondare una nuova Società sempre più Umana, perché basata su valori ed ideali comuni, ma anche sul senso di appartenenza al nostro territorio, a partire da San Giovanni in Marignano, fino all’Italia tutta. Oggi sentiamo tutti un bisogno profondo di essere rappresentati da persone corrette, oneste, chiare, a cui dare fiducia e soprattutto cui affidare le nostre speranze. Il momento che stiamo vivendo è certamente il più difficile dal dopo-guerra, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista politico-sociale. Siamo infatti testimoni di due grandi fenomeni sociali: da una parte le difficoltà di molte nostre famiglie che non hanno mezzi economici per poter vivere, rispetto alle quali i governi devono trovare soluzioni per garantire loro un’esistenza dignitosa. Diversamente, infatti, viene messa a rischio la coesione sociale, nonchè alcuni principi alla base dell’Unità Nazionale, come il diritto al lavoro. Dall’altro siamo inseriti in un contesto mondiale globalizzato, in cui essere cittadini significa sempre più fare i conti con l’emigrazione, l’accoglienza, la collaborazione, la solidarietà, il rispetto reciproco e tutti i problemi di una società in divenire, che vanno affrontati con consapevolezza. Ritengo comunque che, se siamo stati capaci di ripartire dopo due conflitti mondiali che avevano devastato il nostro Paese, possiamo riuscirci anche ora, anche se l’attuale guerra è diversa da quella di allora. Il nemico di oggi si chiama infatti “EGOISMO INDIFFERENTE”. Credo che chi governa dovrebbe adoperarsi particolarmente per riuscire a costruire una società in cui, accanto al miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, possa garantire l’integrazione e l’accoglienza, senza emarginazione, senza discriminazione di razza, di sesso, di colore della pelle. Vorrei dunque, con quest’ottica, rendere particolare onore ai valori di UNITÀ, di CONDIVISIONE, PARTECIPAZIONE e di SENSO CIVICO. Mi auguro siano sentimenti in cui tutti si possano riconoscere e ci spingano ogni giorno a costruire ed impegnarci per la Comunità che sogniamo. Ora leggeremo alcune poesie che parlano di unità, patria, guerra, per riflettere, fare memoria, ma anche stringerci INSIEME, scegliendo di IMPEGNARCI IN PRIMA PERSONA a costruire il Paese che vorremmo per i nostri figli e nipoti. Sono particolarmente felice della presenza di Elisabetta Raschi, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci Valconca, di Maurizio Castelvetro, Presidente di Anpi Cattolica-Valconca, ma anche di questi volontari, alcuni giovanissimi, che ci aiutano con la loro voce e presenza a fare memoria. Sono Arcangela, Samanta, Manuela, Giulio, Elia e Sonia. E infine, prima di chiudere, citerei il nostro Papa Francesco: NON FACCIAMOCI E NON FATEVI RUBARE LA SPERANZA. Grazie a tutti. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia
c.s.
Laura Pontellini
Ufficio Cultura, Eventi, Turismo
Segreteria del Sindaco
Comune di San Giovanni in Marignano