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Sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori IKEA di Rimini

5 giu 2015
Sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori IKEA di Rimini.
Sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori IKEA di Rimini.
A seguito della disdetta unilaterale da parte della Direzione IKEA del Contratto
Integrativo Aziendale, con decorrenza 1° settembre 2015, i dipendenti del punto vendita di Rimini, nelle tre assemblee sindacali effettuate venerdì 5 giugno, hanno proclamato per la prima volta, a grande maggioranza, lo sciopero per l’intera giornata di sabato 6 giugno con un presidio sul P.V. con inizio alle ore 9,30.
Lo scopo dell’azienda è quello di applicare i minimi previsti dal Contratto Nazionale.
Con questo atto l’Azienda ha annullato 25 anni di contrattazione fondata su buone relazioni sindacali.
IKEA vorrebbe imporre in un nuovo contratto meno oneroso, maggiore flessibilità
degli orari di lavoro, il lavoro festivo e domenicale obbligatorio senza alcuna maggiorazione salariale e l’azzeramento del premio aziendale, abbassando di fatto del 20% il reddito.
Questa disdetta coincide con una situazione complicata sul versante del Contratto
Nazionale: infatti Federdistribuzione, associazione datoriale alla quale IKEA aderisce e partecipa in prima linea, nel dicembre del 2013 ha disdettato il CCNL Confcommercio e con una recente comunicazione ha minacciato di non applicare i minimi contrattuali. IKEA in questi giorni sta mostrando un’altra faccia, contrapposta alle storiche attenzioni sulle questioni umanitarie, alla qualità del lavoro, alla sostenibilità ambientale. Oggi il lavoratore è visto come un costo da abbattere e non come la risorsa che ha reso il gruppo leader mondiale!
Per tutti questi motivi le lavoratrici e i lavoratori IKEA di Rimini hanno aderito al
pacchetto di scioperi deciso dal coordinamento nazionale sindacale, per ottenere il ritiro della disdetta e riprendere la trattativa con presupposti condivisi.

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