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SdS Interni: "Valutazione della Dirigenza Pubblica: merito e trasparenza per una Pubblica Amministrazione più efficiente"

26 gen 2025
Andrea Belluzzi, Segretario di Stato Affari Interni
Andrea Belluzzi, Segretario di Stato Affari Interni

Proseguono a pieno ritmo le attività legate al progetto di valutazione dell’azione amministrativo – gestionale della Dirigenza Pubblica, avviato nel 2021 ma già previsto dalla Legge sulla Dirigenza del 2009. Un segnale preciso di questo Governo, che ritiene la valutazione dell’azione dei funzionari pubblici apicali e la “valorizzazione del merito” come elementi essenziali per perseguire obiettivi di maggiore efficacia, efficienza, economicità, e buon andamento dell’Amministrazione. Nella sua ultima seduta, il Congresso di Stato ha definito le modalità di attribuzione dei punteggi relativi agli Obiettivi Istituzionali assegnati ai Dirigenti pubblici, il primo dei tre macro-obiettivi previsti (gli altri sono gli obiettivi prioritari e gli obiettivi specifici), per i quali è complessivamente attribuibile un massimo di 100 punti. L’attribuzione del punteggio per il primo marco-obiettivo, al quale sono stati attribuiti al massimo 25 punti, è stata così declinata: Ambito A: Adozione di comportamenti adeguati per promuovere e mantenere un ambiente lavorativo armonioso, capacità di trasferire conoscenze e competenze – punteggio massimo 4. Ambito B: Appropriatezza della comunicazione esterna e della condotta sia in ambito professionale che privato – punteggio massimo 5. Ambito C: Motivazione e dedizione al lavoro, rispetto delle procedure e delle normative, capacità di proporre modifiche – punteggio massimo 12. Ambito D: Capacità di comprendere e rispondere alle esigenze dell’utenza, facilitandone l’ottenimento dei servizi – punteggio massimo 4. La Direzione Generale della Funzione Pubblica dovrà definire le condotte esemplificative utili ai fini della determinazione del punteggio attribuibile al Dirigente. Da evidenziare che comunque entrano nei criteri di valutazione, da una parte, la capacità del dirigente di fare team building all’interno della propria UO, dall’altra, le rispondenze dell’utenza rispetto al servizio fornito. Il procedimento di valutazione dei Dirigenti è regolamentato dal Decreto Delegato del 2021. La valutazione viene condotta, in generale, dal Direttore di Dipartimento competente, con il supporto della Direzione Generale della Finanza Pubblica, ed è basata sul principio del contraddittorio, garantito in ogni fase del processo. L’esito della valutazione influirà sul rinnovo del contratto di lavoro: una valutazione positiva favorirà la prosecuzione del rapporto contrattuale, mentre una valutazione negativa sarà soggetta a decisione discrezionale del Congresso di Stato. In caso di esito gravemente negativo, la valutazione potrà costituire giusta causa per il recesso anticipato dal contratto. La valutazione delle performance della Dirigenza Pubblica si inserisce in un’ottica di progressiva partecipazione della dirigenza al processo di attuazione degli indirizzi strategici e generali dell’Esecutivo, con l’obiettivo di migliorare costantemente l’efficacia del servizio pubblico a beneficio della collettività.

C.s. Segreteria di Stato Affari Interni





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